Promolands

MiCrO_BaZaR: mercato micronazionalista?

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Marina Luisi Bilancia
view post Posted on 8/1/2010, 06:24




C’ è stata più di una persona, anche esterna alla vita sociale di Promolands che ha definito il nostro mercato interno, conosciuto con il nome di MiCrO_BaZaR, una perdita di tempo che non ci condurrà da nessuna parte. Dal momento che è il mio campo (e per il ruolo che ricopro nella micronazione Promolands) sono in dovere di dare una risposta. Il mercato di Promolands non è stato creato per emulazione di quanto avevano già fatto altre micronazioni che ci hanno preceduto in ordine di tempo. Ne è nato così tanto per far vedere che anche Promolands aveva il suo luogo virtuale di scambio. Il MiCrO_BaZaR è una risposta concreta alla ferma volontà di generare transazioni commerciali dove è possibile interscambiare merci, servizi e/o altro contro moneta. Il MiCrO_BaZaR nasce per dare impulso e sostenere la nostra economia. Nasce per tracciare una via, percorribile anche da altre realtà micronazionali italofane e non.

Ho sentito anche altre polemiche circa la tipologia di prodotti, servizi e/o altro che sono poi comuni a quelli presenti altrove. Come se si cercasse obbligatoriamente una caratterizzazione economico-micronazionalista, quasi fosse (questa) tanto diversa (quasi aliena) rispetto a quella di altre nazioni. Faccio un esempio. Ipotizziamo che una organizzazioni commerciale o un cittadino di Promolands cominci a produrre un vino, lo imbottigliasse e lo vendesse su un certo mercato, qualsivoglia esso sia. Il vino prodotto potrebbe anche chiamarsi "Lo Starnuto di Promolands" ma non è stata fatta la scoperta dell’acqua calda, ovvero può anche definirsi "vino micronazionalista" ma sempre di vino si tratta. Ciò che voglio dire è che il prodotto o servizio micronazionalista, a meno che non abbia elementi innovativi tali da definirsi una originalità, è anche un prodotto comune, conosciutissimo ovunque. E ciò accade con tutto il resto. Pertanto, siamo noi, micronazionalisti, che aggiungiamo l’aggettivo "micro nazionalista" e gli diamo un certo tipo di caratterizzazione anziché un’altra. Diverso il discorso, come sopra accennato, delle originalità o singolarità dietro le quali c’è il deposito di un brevetto internazionale.

In conclusione, i prodotti o i servizi esistenti sono sempre quelli, cambiano solo i marchi e gli strumenti di marketing. Così come non esiste un unico mercato micronazionalista perché sarebbe un mercato chiuso, allo stesso modo non esiste una unica economia micronazionalista perché sarebbe una economia limitata e soffocata che difficilmente sopporterebbe una crisi economica. Oramai sappiamo bene che esiste “il Mercato” e “l’Economia”: quelle che scaturiscono dall’effetto della globalizzazione dei mercati e delle economie. Semmai la “partita” potrebbe essere quella di rafforzare l’una o l’altra moneta micronazionalista, che sia l’e-cash o lo scudo cisalpino o il luigino o altro. Ma per queste occorre a mio giudizio, una condivisione di intenti tra coloro che sostengono queste monete, senza alcuna imposizione. Servono delle transazioni commerciali vere e l’accettazione in pagamento con queste monete, sperando che quest’ultime siano espressione di un valore economico reale con un effettivo potenziale economico d’acquisto. Altrimenti, ci ritroveremo ancora con tante “cambiali al portatore” equivalenti a carta straccia capace soltanto di inquinare l’economia reale, l’economia del sudore della fronte!

correzioni: scudo cisalpino anzichè cisalpino

Edited by Angell Cherubini - 8/1/2010, 11:27
 
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view post Posted on 8/1/2010, 11:28
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Eccellente intervento, Ministro, ho solo fatto una correzione.
 
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tetozzi
view post Posted on 10/1/2010, 07:11




....è una presa di coscienza......è stato come dire: sappiamo cosa abbiamo fatto, non ci stiamo montando la testa ma abbiamo voglia di esserci!
 
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tony_le_bennerg
view post Posted on 10/1/2010, 07:26




E' tempo anche di qualche prodotto proprio di Promolands, cioè "marchiato" Promolands o di qualche organizzazione di Promolands. Che ne dite? Non sarebbe questa, un evento epocale per il fenomeno del micronazionalismo? Sarebbe tra le altre cose, molto interessante sviluppare una serie di brevetti con la prima urgenza di creare un apposito Ufficio Brevetti Micronazionali. Ma forse sto sognando?
 
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Nichol Le Bennerg
view post Posted on 16/1/2010, 11:50




CITAZIONE (tony_le_bennerg @ 10/1/2010, 07:26)
E' tempo anche di qualche prodotto proprio di Promolands, cioè "marchiato" Promolands o di qualche organizzazione di Promolands. Che ne dite? Non sarebbe questa, un evento epocale per il fenomeno del micronazionalismo? Sarebbe tra le altre cose, molto interessante sviluppare una serie di brevetti con la prima urgenza di creare un apposito Ufficio Brevetti Micronazionali. Ma forse sto sognando?

....i sogni aiutano a vivere!
 
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tony_le_bennerg
view post Posted on 12/2/2010, 13:32




Si sempre che ci fosse qualcuno che si prenda la briga di far qualcosa!
 
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tetozzi
view post Posted on 12/2/2010, 14:45




CITAZIONE (tony_le_bennerg @ 12/2/2010, 13:32)
Si sempre che ci fosse qualcuno che si prenda la briga di far qualcosa!

hai ragione Tony!
 
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Adriano Primo
view post Posted on 15/2/2010, 14:18




Sono anch'io della stessa opinione e prendo la palla al balzo dicendo che mi farò promotore di questa brillante intuizione di Tony!
 
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tony_le_bennerg
view post Posted on 18/2/2010, 07:53




CITAZIONE (Adriano Primo @ 15/2/2010, 14:18)
Sono anch'io della stessa opinione e prendo la palla al balzo dicendo che mi farò promotore di questa brillante intuizione di Tony!

finalmente qualcuno ha accolto il mio invito! Grazie Adriano.
 
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Marina Luisi Bilancia
view post Posted on 18/2/2010, 11:59




Quella di Tony (Ufficio Brevetti Micronazionali) è veramente una gran bella pensata che dovrebbe essere supportata dall'intero mondo micronazionalista. Dal canto mio, posso aprire un'apposta discussione ma bisogna anche riflettere sul fatto che qualcosa del genere esiste già (basti pensare al MPR talliniano). Credo però che un'Agenzia Brevetti Micronazionale vera e propria non esista ancora!

Edited by Marina Luisi Bilancia - 18/2/2010, 12:18
 
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Adriano Primo
view post Posted on 4/5/2010, 10:39




CITAZIONE (Marina Luisi Bilancia @ 18/2/2010, 12:59)
.......... bisogna anche riflettere sul fatto che qualcosa del genere esiste già (basti pensare al MPR talliniano). Credo però che un'Agenzia Brevetti Micronazionale vera e propria non esista ancora!

....ma per registrarsi su MPR talliniano occorre rilasciare un contributo economico e poi ha fatto bene il nostro Ministro dell'Economia Bilancia a creare l'organismo micronazionale sopra citato. Unica piccola correzione per fugare dubbi e incomprensioni è che alla fine s'è ritenuto piò opportuno chiamarla "Agenzia Micronazionale degli Inventori".
Mi ero dimostrato subito sensibile all'intuizione brillante di Tony in merito a qualche prodotto da esporre sul MiCrO_BaZaR con "marchio promolandiano" ma ancora di tutto il bel pensato ciò non ha fatto seguito il ben fatto.
Cercherò di far qualcosa ma sono andato incontro a parecchie difficoltà e ho un pò tirato i remi in barca!
Comunque, sviluppare un marchio proprio di Promolands non può che avere un grande riflesso per la nostra micronazione anche e soprattutto in campo intermicronazionale. Vorrei spronare tutti i miei concittadini e l'invito alla creazione di un marchio promolandiano è aperto a tutti. Nessuno escluso.
 
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Milady Iozal Reward
view post Posted on 6/5/2010, 11:46




CITAZIONE (Adriano Primo @ 4/5/2010, 11:39)
......Comunque, sviluppare un marchio proprio di Promolands non può che avere un grande riflesso per la nostra micronazione anche e soprattutto in campo intermicronazionale.....

giustissimo :lol:
 
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Marina Luisi Bilancia
view post Posted on 7/5/2010, 13:37




Non voglio sembrare presuntuosa ma credo che non ci voglia grande genialità nel creare un marchio tutto nostro. Basterebbe pensare a marchi nel settore dei prodotti di prima utilità e in quelli di facile consumo. Per non parlare di brevetti in campo informatico o ancora nel settore ludico.
 
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tetozzi
view post Posted on 20/5/2010, 08:36




CITAZIONE (Marina Luisi Bilancia @ 7/5/2010, 14:37)
Non voglio sembrare presuntuosa ma credo che non ci voglia grande genialità nel creare un marchio tutto nostro. Basterebbe pensare a marchi nel settore dei prodotti di prima utilità e in quelli di facile consumo. Per non parlare di brevetti in campo informatico o ancora nel settore ludico.

condivido
 
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Lord Sensei Ste
view post Posted on 30/8/2010, 07:13




QUOTE (Marina Luisi Bilancia @ 7/5/2010, 14:37)
Non voglio sembrare presuntuosa ma credo che non ci voglia grande genialità nel creare un marchio tutto nostro. ....

mah! Io penso che creare un nostro marchio (ad esempio nel settore vinicolo) non occorra essere geni; magari ci vuole un pizzico di inventiva, masticare qualcosa di grafica (in questo i molti programmi scaricabili gratuitamente ci aiutano) e avere voglia di farlo. Vi dico che intendo cimentarmi in questa impresa.
 
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27 replies since 8/1/2010, 06:24   120 views
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