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La moneta complementare

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Nichol Le Bennerg
view post Posted on 22/4/2011, 13:45 by: Nichol Le Bennerg




Magiche banconote

Produttori e consumatori di 15 regioni stringono un patto di solidarietà: sconti e fedeltà, nel segno degli "Scec".

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Marina, casalinga di Roma, ha appena comprato frutta e verdura in una bancarella di prodotti biologici al mercato rionale di san Lorenzo. Il conto è di 10 euro, ma la signora ne tira fuori solo 8, insieme a due cartoncini colorati: Francesco, il proprietario del banco, potrà riutilizzarli per pagare il suo idraulico, che a sua volta li potrà spendere per prenotare online una camera in un bed and breakfast a Firenze.
Questi tagliandini si chiamano scec (acronimo di "solidarietà che cammina") e sono una sorta di sconto viaggiante: valgono un euro ciascuno e danno diritto a riduzioni di prezzo sull'acquisto di beni e servizi in circa 2mila esercizi accreditati in tutta Italia. "L'adesione al progetto è gratuita" spiega Gianfranco Florio, presidente dell'Isola del Lazio, una delle 15 sezioni regionali dell'Arcipelago scec, nato tre anni fa dopo l'esperienza degli Eco-Roma, moneta sperimentale usata in alcuni quartieri della capitale.

Il meccanismo è semplice: ai consumatori che decidono di registrarsi, 8mila persone dal 2008 a oggi, vengono accreditati 100 scec, equivalenti a 100 euro, su un conto elettronico (per disporne in forma cartacea basta rivolgersi ad un punto scec, ndr). "Ai produttori invece -prosegue Florio- viene consegnata la stessa quantità di cartonote, biglietti colorati in modo diverso in base al valore, e viene richiesto uno sconto sui prezzi, di solito del 20 per cento".

Francesco, perciò, anziché pagare 50 euro per la riparazione del rubinetto, spenderà 40 euro e 10 scec. Accettando la moneta alternativa, l'idraulico si assicura la fedeltà di Francesco e può a sua volta reinvestire lo sconto presso altri commercianti del circuito. Tutto nel rispetto della legge, come ha certificato la Guardia di finanza dopo una meticolosa indagine: trattandosi di un "abbuono", cioè una riduzione del prezzo, non rientra nella base imponibile per la dichiarazione dei redditi. Dunque, senza timore di diventare evasori fiscali, chiunque può ottenere subito 100 scec da impiegare all'interno del circuito iscrivendosi su arcipelagoscec.org, dove c'è anche l'elenco degli esercizi accreditati.

"Attenzione, però: lo scec può essere speso solo insieme all'euro perché la sua funzione è quella di legare la moneta al territorio, creando una rete di piccoli esercenti" spiega Pierluigi Paoletti, presidente nazionale di Arcipelago scec.
Ma che cosa succede quando Marina finisce i suoi buoni? Per ora può soltanto richiedere un'anticipazione sulla seconda emissione nazionale (ancora in via di definizione) che offrirà gratis altre 100 cartonote a tutti i soci del progetto. In futuro, l'obiettivo è assicurare una distribuzione gratuita e mensile, ma per arrivare a questo il circuito "deve garantire un'adeguata offerta di beni e servizi, basata su un costante controllo della presenza di sociproduttori e della quantità di scec in circolazione" dice Claudio Gnesutta, docente di Economia all'università La sapienza di Roma.

E proprio a questo dovrebbe servire la rete di "Empori e botteghe locali" che l'Arcipelago vuole istituire per offrire beni di prima necessità e favorire una circolazione quotidiana dei tagliandini. "La nostra idea è quella di acquistare prodotti agricoli locali, come il grano e trasformarli all'interno dei nostri empori, magari in pane, per poi venderli direttamente ai soci e ridistribuire gli utili ai soggetti coinvolti nella trasformazione", spiega ancora Paoletti.
Questo progetto troverà una prima attuazione in Calabria, a Crotone, dove grazie alla disponibilità del Comune è già stata trovata una sede, ma i tempi di realizzazione previsti sono molto lunghi, perché l'iniziativa si basa interamente sul volontariato. Intanto, nell'ultimo anno la circolazione degli scec è diminuita in tutto il Paese. "Senza finanziamenti -conclude Paoletti-, creare un buon circuito nazionale è molto difficile".

Testo di Melissa Neri

Oltre allo Scec, ci sono altre valute in circolazione per lo Stivale: il fotografo Aldo Pavan ha raccontato quella del Nauno, una moneta alternativa all'Euro pensata per sostenere l'economia locale diffuso in Trentino.
 
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2 replies since 22/1/2011, 20:57   74 views
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