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e-cash: la moneta del lavoro

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view post Posted on 17/12/2011, 15:07
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Tutti sanno che il denaro serve come mezzo di pagamento, misura del valore e riserva di valore ma pochi conoscono la vera natura ed il vero valore del denaro, altrimenti la realtà sarebbe assai diversa.

Il denaro attuale è rappresentato da moneta a corso legale che, contrariamente a ciò che viene fatto credere, non ha e non rappresenta alcun valore reale ma prende valore solo per legge.

È una moneta creata dal nulla concedendo prestiti per costituire depositi di denaro che in realtà non esiste: chi concede il prestito semplicemente registra nelle sue attività un credito (per l’importo del prestito) verso il beneficiario e contestualmente registra nelle sue passività un debito (per l’importo del deposito, pari al prestito) dello stesso beneficiario.

Se la moneta a corso legale avesse un valore reale, non sarebbe imposta legalmente.

Ma non è vero che la moneta a corso legale non rappresenti nulla: essa rappresenta il valore del lavoro futuro necessario a produrre i beni e servizi che saranno scambiati con la stessa moneta. È come una tratta, un ordine di lavorare impartito ai lavoratori i quali, infatti, per avere quella moneta devono prestare la loro attività lavorativa.

La moneta a corso legale è emessa dalle banche in base a leggi statali. Poiché con il denaro si può comprare qualsiasi cosa, chi controlla la moneta a corso legale controlla l’economia, la politica, la cultura, la scienza, l’informazione e l’intera società. Quindi, i pochi che controllano la moneta a corso legale controllano il mondo.

Questo potrebbe forse essere tollerato se tutti gli esseri umani potessero soddisfare i propri bisogni mediante il lavoro. Ma così non è: con questa moneta, una minoranza ha accumulato e concentrato in sé la maggior parte della ricchezza lasciando in povertà la larga maggioranza. E così sarà fino a quando i lavoratori ed i produttori continueranno a scambiare il loro lavoro e le loro merci con monete a corso legale, perché sono proprio gli stessi lavoratori e produttori che accettano ed anzi desiderano il mezzo fondamentale (il tipo di denaro) con il quale sono dominati.

Non importa se la moneta a corso legale sia emessa da uno stato o da una banca: in ambedue i casi, è sempre moneta senza valore reale con la quale si pagano lavoro realmente prestato e merci realmente prodotte.

Informandosi e riflettendo, ognuno potrà scoprire i tanti effetti negativi che questa moneta ha provocato sulle condizioni di vita di miliardi di persone.

L’unica alternativa a questa situazione che dura da secoli è sostituire la moneta a corso legale emessa da stati e banche con una moneta emessa per conto dei lavoratori e dei produttori.

In fondo, perché mai i lavoratori dovrebbero continuare a subire l’ordine di lavorare da chi emette una moneta senza valore reale e che cosa impedisce loro di assumere l’impegno di lavorare ed emettere una moneta che rappresenti il lavoro futuro che dovranno prestare per produrre i beni e servizi che con quella moneta potranno essere scambiati?

La risposta è semplice: lo impediscono solo la mancanza di conoscenza sulla natura del denaro e l’abitudine. L’ideologia del denaro ed il mito monetario inducono a credere che la moneta legale abbia un valore oggettivo e che solo chi ha emesso moneta possa continuare ad emettere moneta. L’assenza di alternative ha radicato la convinzione che non si possa fare diversamente. Ma non è vero. Nessuna norma di diritto pubblico o privato impedisce a chiunque di emettere una moneta.

È vero che si accetta una moneta se si è certi di poterla dare in pagamento ma è anche vero che un gruppo di persone può decidere in qualsiasi momento di utilizzare il mezzo di pagamento che preferisce.

Da queste brevi considerazioni, nasce l’idea della moneta del lavoro.

Per «moneta del lavoro», si intende una moneta che sia misura del valore normale (medio) del lavoro. Viene emessa da un apposito ente per conto e sotto il controllo dei lavoratori ed è interamente garantita, fin dalla emissione, da capitali di imprese che rappresentano mezzi di produzione. Raffigura il lavoro sociale futuro necessario a produrre i beni e servizi che con essa saranno scambiati. E’ assegnata in parti uguali a tutti dietro impegno di prestare o far prestare a favore dell’emittente o chi per esso - in una o più volte, entro un certo lasso di tempo dalla data dell’assegnazione - una quantità di ore di lavoro pari alla quantità di moneta ricevuta. Ha un limite massimo di emissione, è improduttiva di interessi ma è convertibile con quote di valore nominale equivalente del capitale di imprese che la garantiscono.

Un esempio di moneta del lavoro è e-cash.

Un e-cash vale un’ora promolandiana (= 41,664 .beats) di lavoro normale (medio).

È emessa da Is.E.V., un istituto appositamente istituito dall'Ente Risorse Pubbliche (E.R.P.).

È interamente garantita fin dalla emissione.

Rappresenta il lavoro sociale futuro necessario a produrre i beni e servizi che con essa saranno scambiati.

100 e-cash sono assegnati ad ogni cittadino di Promolands con almeno sedici anni di età dietro impegno di prestare o far prestare a favore dell’emittente o chi per esso, in una o più volte, entro un certo lasso di tempo dalla data dell’assegnazione, cento ore (promolandiane) di lavoro.

Gli e-cash non producono mai interessi ma saranno convertibili con quote di pari valore nominale di capitale di imprese che la garantiscono.

Gli effetti positivi di questa moneta sono numerosi. Fra gli altri: l’assegnazione in parti uguali innesca un processo di equa ridistribuzione della ricchezza; il limite di emissione fa conservare ed anzi aumentare il valore e quindi il potere d’acquisto della moneta nel tempo; essendo emessa per conto dei lavoratori, libera chi lavora e produce ed anche chi non può farlo dal dominio della finanza; non maturando interessi, elimina la possibilità di arricchimento attraverso il solo denaro.

Come si emette e si gestisce e-cash?

Sarà emessa in moneta fisica e telematica.

e-cash in moneta fisica sarà emessa in metallo ed in biglietti in materiale sintetico con applicazioni che li proteggono contro le falsificazioni.

e-cash in biglietti è emessa nei tagli da 1, 5, 10, 50, 100 e-cash e da 1, 5, 10, 25, 50, 100, 250 e 500 micro e-cash.

e-cash in moneta telematica sarà emessa e gestita tramite Internet dal sistema Cyberpay.

Il cambio di e-cash in moneta telematica con e-cash in moneta fisica richiede un soprapprezzo fisso per ogni biglietto e per ogni moneta in metallo.

Come si assegna e-cash?

e-cash è la moneta della micronazione Promolands.

Un e-cash vale un’ora promolandiana (= 41,664 .beats) di lavoro normale.
e-cash è assegnato in parti uguali ad ogni cittadino promolandiano con almeno 16 anni di età che si impegni a prestare lavoro: a ciascuno 100 e-cash, da ciascuno 100 ore di lavoro.

L’assegnazione iniziale di e-cash è in moneta telematica con il sistema Cyberpay.

Con la richiesta di cittadinanza alla micronazione Promolands, ogni persona con almeno 16 anni di età chiede l’assegnazione di e-cash in moneta telematica assumendo l’impegno a prestare 100 ore di lavoro in una o più volte entro un certo lasso di tempo dalla data dell’assegnazione.

Come entra in circolazione e-cash?

Is.E.V. o chi per esso offre le 100 ore di lavoro di ogni assegnatario a chi accetta di pagare in e-cash.

Per procurarsi gli e-cash necessari a pagare il lavoro, chi riceve la prestazione vende beni o presta servizi pagabili in e-cash: in questo modo riscuote gli e-cash per pagare il lavoro e mette in circolazione la moneta.

In sintesi, Is.E.V. assegna 100 e-cash in cambio di 100 ore di lavoro, poi offre le 100 ore di lavoro in cambio di 100 e-cash a chi per pagare con 100 e-cash le 100 ore di lavoro deve vendere beni o prestare servizi per 100 e-cash agli assegnatari di e-cash.

Così, ogni persona riceve e-casha in assegnazione, la spende per pagare beni e servizi e la riscuote prestando lavoro.

Più aumenta il numero di transazioni in e-cash, più si diffonde e-cash.

Più si diffonde e-cash, più aumenta il suo potere d’acquisto (per effetto del limite massimo di emissione).

Come si converte e-cash?

Ogni assegnatario può chiedere di convertire e-cash in quote di capitale di imprese che garantiscono e-cash.

La conversione avviene a parità di valore nominale fra e-casha e le quote di capitale e dà diritto ad un riparto di utile annuale dell’impresa stessa in proporzione al valore ed alla durata di detenzione delle quote.

In qualsiasi momento, le quote di capitale possono essere riconvertite in e-cash.
 
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