Posts written by Angell Cherubini

Apprezzo molto i Vostri auguri e contraccambio con quelli del Nuovo Anno!

Ho visitato il link e parrebbe una micronazione interessante. Ci proveremo.

Certamente sì, sto aspettando la fine del mese per chiudere l'anno.

La battaglia per l'acqua come bene comune e publico ma c'è bisogno del supporto di tutti.

Così come in Italia, in molti paesi europei l'acqua non è considerata un diritto ma una merce da vendere e comprare.

Finalmente, però, è possibile sottoscrivere un proposta di iniziativa europea perché le risorse idriche siano messe fuori dal mercato e dai processi di privatizzazione in tutti i paesi europei.

In che modo? Attraverso il nuovo strumento legislativo di democrazia diretta dell'ICE (iniziativa dei cittadini europei). Per presentare un'ICE servono un milione di firme da almeno sette paesi dell'unione.

Come si fa a sottoscrivere? Per avere più informazioni vai su www.acquapubblica.eu, oppure clicca qui per firmare direttamente, è semplicissimo e bastano pochi minuti.

Firma e fai firmare per l'acqua diritto umano universale, inoltra questa mail ai tuoi amici, ai tuoi colleghi, ai tuoi conoscenti. Condividi il testo di questa mail e il video Youtube su Facebook, Twitter e Google+.

Scegli di essere parte delle decisioni. Scegli per l'acqua diritto umano universale. In Italia e in Europa.

La risposta è stata inviata come mp.

A seguito della convocazione n°39 dell'Alto Consiglio, ove hanno partecipato i cittadini che seguono:

Angell Cherubini (Presidente)
Milady Iozal Reward per delega (componente)
Antonia Tetozzi (componente)

punto a) viene approvato per intero il Documento di Mutuo Riconoscimento e Comuni Intenti con LIM che si riporta di seguito:
Libera Informazione Micronazionale e la Libera Comunità di Promolands mediante i loro delegati stilano il seguente documento, riconoscendone la validità in nome dei rapporti di Mutuo Riconoscimento, Collaborazione ed Amicizia tra le due realtà sopraccitate.
1. Libera Informazione Micronazionale e la Libera Comunità di Promolands si impegnano a riconoscersi nella loro interezza e nelle reciproche Istituzioni ed organi.
2. Libera Informazione Micronazionale e la Libera Comunità di Promolands si dichiarano Amiche e si impegnano a promuovere un rispetto reciproco fondato sull'impegno a sviluppare un proficuo rapporto di collaborazione tra le parti, nell'ottica di una pacifica convivenza e di un diffuso sviluppo.
3. Libera Informazione Micronazionale e la Libera Comunità di Promolands garantiscono la pubblicazione dei link ufficiali e del documento nelle apposite sezioni ufficiali.
4. Il presente documento può essere abrogato da una delle due Parti Contraenti con tutte le sue implicazioni possibili.
Esse dovranno informarsi reciprocamente in caso di tale eventualità.
5. Questo Documento non è limitato nel tempo. Solo l'abrogazione totale del documento annullerà tutte le condizioni menzionate.

punto b) nulla da aggiungere

La presente delibera, nel rispetto dell'art. 21 della Costituzione della Micronazione Promolands, ha efficacia a far data dal N:02N2012.

F.to: Angell Cherubini (Presidente) e tetozzi (componente)

Edited by Angell Cherubini - 29/8/2013, 09:43

Ai componenti:

Adriano Primo
Tony Le Bennerg
Antonia Tetozzi
Milady Iozal Reward

Le S.S.L.L. sono invitate all’assemblea n°39 che si terrà in prima convocazione oggi, Saturnday 26 Montessori 2012 alle @700 e, qualora mancasse il numero legale, in seconda convocazione, sempre in data odierna alle ore @900 presso la Sede "virtuale" dell'Alto Consiglio, al fine di discutere e deliberare in merito al seguente

ORDINE DEL GIORNO

a) Discussione e approvazione Documento di Mutuo Riconoscimento e Comuni Intenti con LIM;
b) Varie ed eventuali.

Si prega vivamente di presiedere.

Riporto per massima divulgazione la comunicazione ricevuta

Dear Sir or Madam,
I am pleased to inform you that the annual report has been produced by the Secretaries General of the European Parliament and European Commission and has been sent to the Vice-Presidents of each of the institutions.
The report is available online on our website: http://europa.eu/transparency-register/abo...on/index_en.htm . The text is already available in English and other languages will follow shortly.

Kind Regards.
___________________________________
Gérard LEGRIS
Coordinator of the EP-COM joint secretariat of the Transparency Register
Head of unit "Transparency"
Secretariat general of the European Commission
Tel +32 2 299 94 06
E-mail: [email protected]

La comunicazione del Ministro Le Bennerg viene recepita e ratificato l'operato.

Riporto il calcolo dell'indice Ipa per quelle micronazioni ove si potevano rilevare i dati necessari.
Il giorno e l'orario del rilevamento dei dati sotto riportati sono stati quelli odierni.

Cisalpina 3,37 (= 4950/1467)
Vitla cessata il 1° luglio 2012
A1 6,05 (=6407/1059)
St. Charlie 7,19 (=6690/930)
Gordjan 4,44 (=972/219)
Flandrensis 8,20 (=2057/251)
S.M.O.R.A. 1,66 (=1918/1158)
Princedom of Ausland 14,50 (=1610/111)
Promolands 5,65 (=4844/858)

Per problemi di orario non ho potuto soddisfare la richiesta del Ministro Le Bennerg, ma è solo rimandata! Sono ben accetti commenti da parte dei concittadini.

Ai componenti:

Adriano Primo
Tony Le Bennerg
Antonia Tetozzi
Milady Iozal Reward

Le S.S.L.L. sono invitate all’assemblea n°38 che si terrà in prima convocazione oggi alle @700 e, qualora mancasse il numero legale, in seconda convocazione, sempre in data odierna alle ore @900 presso la Sede "virtuale" dell'Alto Consiglio, al fine di discutere e deliberare in merito al seguente

ORDINE DEL GIORNO

a) Impero di Lucrania: avvio rapporti diplomatici per apertura ambasciata;
b) Cessazione rapporti con la Repubblica Democratica di Vitla;
c) Varie ed eventuali.

Si prega vivamente di presiedere.

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Si precisa che questa assemblea è andata deserta e pertanto, pur tardivamente, viene comunicato che tutti i punti all'o.d.G. potranno essere ripresentati convocando una nuova assemblea dopo aver sentito il parere del 1°Cittadino o dal 1° Ministro (in base all'art. 20 delle DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE della Costituzione - CAPO I)

Edited by Angell Cherubini - 29/8/2013, 09:51

Rimango impegnato per diffondere i buoni propositi ma - devo riconoscere - di aver incontrato difficoltà nella credibilità dell'iniziativa e molto scetticismo.

Riporto di seguito info sui Giochi già all'indirizzo http://signor.io/it.html

Recentemente è incominciato il progetto per far imbarcare metaforicamente la nave di un Nuovo Colombo, verso un Nuovissimo Mondo.

Il progetto era cominciato il 9 aprile 2012 con la prima versione del sito web per SIGNOR – I Giochi Messianici (sito anche accessibile via i link http://messianicgames.com e http://giochimessianici.com).

'SIGNOR' è l'acronimo che sta per «Sport Integrati e Giochi delle Nazioni, Organizzazioni e Religioni».

Il 29 aprile 2012, il comitato che cominciò a sviluppare i Giochi SIGNOR spedì una proposta di 11 pagine, 5166 parole, al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).

Il 23 maggio 2012, il Nuovo Colombo, Governatore delle Nuovissime Indie, ha pubblicato il libro I Giochi SIGNOR: Sport Integrati e Giochi delle Nazioni, Organizzazioni e Religioni:

www.amazon.com/Giochi-SIGNOR-Integr...i/dp/147749314X

I primi segnali positivi per il progetto si ebbero alla fine di luglio, quando il Governatore delle Nuovissime Indie, oggi realmente Governatore dell'Arcipelago Multioceanico delle Micronazioni Unite (AMOMU), ricevette una lettera cartacea datata «Roma, 19 luglio 2012», dello studio legale De Simone & Partners, per conto del CIO (Comitato Olimpico Internazionale).

L'immagine dei Giochi Olimpici è un marchio registrato, ma i 'Cinque Cerchi' stessi, o Cinque Anelli come concetto, sono anche protetti dal Trattato di Nairobi, che è stato ratificato in Italia:

www.wipo.int/treaties/en/ShowResult...en&treaty_id=22

Quindi non si poteva usare più il primo logo sviluppato per i Giochi SIGNOR, un'immagine che conteneva purtroppo, i 'Cinque Cerchi'.

La risposta data dai marinai della potenziale nave del Governatore al Dr. Avv. Domenico Demarinis è stata questa: «Fin dal giorno di Sabato 28 luglio 2012, l'organizzazione dei Giochi SIGNOR ha tempestivamente smesso di usare questo logo, che purtroppo per motivi anche storici conteneva i Cinque Cerchi (o Cinque Anelli)».

La lettera di De Simone & Partners non usava toni bellici o cattivi verso il Governatore dell'AMOMU: «Il CIO e il CONI non intendono in alcun modo contestare la sua meritevole iniziativa ed auspicano che vorrà comprendere che la presente richiesta rientra nella doverosa costante azione di tutela della proprietà intellettuale portata avanti dal Movimento Olimpico.»

Infatti, la lettera usava toni praticamente diplomatici!

Dal 28 luglio 2012, la spedizione del Governatore ha una nuova bandiera, una bandiera «riformata» dell'AMOMU, una bandiera che favorisce queste associazioni:

ciano (l'Antartide)
rosso (le Americhe)
giallo/oro (l'Asia)
verde (l'Oceania)
blu (l'Europa)
magenta (l'Africa)

Come è stato detto al Dr. Avv. Domenico Demarinis: «Insomma, al CIO i Cinque Cerchi, e ai Giochi SIGNOR le «Sei Strisce» di sopra, sicuramente la più bella bandiera del mondo.»

Il 10 Settembre 2012 uno dei nostri marinai, Davide Cioccarelli, ha verificato questo, oltre alla buona volontà dei dirigenti del CONI: «da controlli fatti la SIGNOR [Sport Integrati e Giochi delle Nazioni, Organizzazioni e Religioni] non risulta registrata da nessuna parte».

Infatti, "SIGNOR – The Messianic Games", è per il momento solo registrato presso la Micronational Professional Registry (MPR), che è un ordine professionale, ma anche l'equivalente del Ministero degli Affari Esteri dell'Arcipelago Multioceanico delle Micronazioni Unite (AMOMU).

Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), ente pubblico, è posto sotto la vigilanza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e quindi occurre tener particolar conto della materia legislativa italiana, e non solo per quanto concerne i Cinque Cerchi.

Il CONI può aiutare i marinai dei Giochi SIGNOR, a partire per il Nuovissimo Mondo, solo se l'organizzazione si presenta in una forma giuridica corretta, o come Federazione, o come Associazione. La Federazione è quell'ente che all'interno gestisce molteplici attività sportive, che sarebbe il caso dei Giochi SIGNOR. L'Associazione è un'ente monosportiva (che meno somiglia ai Giochi SIGNOR).

Comunque vada, anche se la forma giuridica più corretta sia la Federazione, bisogna registrare i Giochi SIGNOR [Sport Integrati e Giochi delle Nazioni, Organizzazioni e Religioni] in Italia.

Bisogna fare lo Statuto della Federazione, che il notaio poi autentica e pubblica.

Una volta registrata in Italia, il CONI potrà lavorare con noi. Il Governatore delle Nuovissime Indie avrà l'equipaggio (l'Atto Costitutivo), la nave (lo Statuto), e forse anche i fondi sufficienti per imbarcare nella direzione del Nuovissimo Mondo.

Come almeno parte dell'equipaggio di Cristoforo Colombo si ammutinò contro di lui, al Nuovo Colombo è successo la stessa cosa, anzi, è successo ancora prima di imbarcarsi!

La nave era quasi pronta per partire dal porto, ma un potenziale marinaio ha causato una ribellione contro il Nuovo Colombo, contro il progetto dei Giochi SIGNOR, e contro anche il summenzionato e leale marinaio che si era impegnato sul serio in Italia per avviare i contatti col CONI.

Occorre quindi, a questo punto, fare un nuovo appello, per mettere al lavoro nuovi marinai per i Giochi SIGNOR.

Visto che l'Atto Costitutivo della nuova Federazione Sportiva legale che abbiamo intenzione di creare ha bisogno di firme di fondatori o «reggenti», come li chiamiamo noi; visto che non solo SIGNOR è una Federazione Sportiva, ma in realtà è una Federazione Sportiva più complessa delle Nazioni Unite; il numero dei reggenti deve essere allargato, non solo per comprendere, se possibile, più persone, con esperienze e competenze varie, ma anche per includere persone di madrelingua inglese, o persone con competenza professionale della lingua inglese, e altre competenze professionali.

È chiaro che le persone di madrelingua italiana — visto il lavoro che dobbiamo fare col CONI, che ha contatti con tutte le federazioni sportive legali sul suolo italiano; visto il lavoro che dobbiamo fare con il Governo Italiano, che ha contatti privilegiati con microstati e stati senza forze armate; visto il lavoro che dobbiamo fare con la Santa Sede, che ha rapporti privilegiati con altre chiese e organizzazioni religiose messianiche; visto il lavoro che dobbiamo fare con la RAI, che potrebbe aiutare a promuovere questi Giochi SIGNOR — hanno un vantaggio nell'organizzazione che stiamo creando.

Comunque, l'organizzazione ha anche bisogno di contatti internazionali, con le Nazioni Unite, agenzie delle Nazioni Unite, e altre organizzazioni straniere di natura nazionale o supranazionale, e quindi avere nel seno del Consiglio dei Reggenti (inglese: Board of Regents) anche persone che parlano l'inglese, e con contatti globali, può assistere il progetto dei Giochi SIGNOR.

Si cercano quindi persone competenti e generose, entusiasti di iniziare una nuova avventura realmente paragonabile a quella storica di Cristoforo Colombo. I candidati a reggente fondatore, quelli cioè che vogliono fondare una nuova Federazione Sportiva legale italiana chiamata SIGNOR – I Giochi Messianici (inglese: SIGNOR – The Messianic Games), devono avere almeno 18 anni o più, e devono essere muniti di un valido documento d'identità come una Carta d'Identità, un Passaporto, o una Patente.

I Giochi SIGNOR saranno i primi giochi professionalmente organizzati in cui i non Stati possono partecipare, e i non Stati possono essere nazioni senza stato, micronazioni, organizzazioni intergovernative (OIG), organizzazioni non governative (ONG), chiese ed altre organizzazioni religiose messianiche. Ma anche alcuni veri stati possono partecipare, come microstati e stati senza forze armate.

Atleti dilettanti si sfideranno, anche atleti minorenni.

Inoltre, gli atleti abili e diversamente abili possono, e di fatto saranno partecipi gli uni accanto agli altri.

Se siete interessati a fondare questa nuova Federazione Sportiva legale in Italia, e a aiutare in qualsiasi modo possibile tramite contatti e capacità personali, potete mettervi in contatto con l'organizzazione quanto prima possible tramite la pagina web di sotto:

http://signor.io/contatto.html

Nazioni/Organizzazioni (impegnate)

Arcipelago Multioceanico delle Micronazioni Unite (amo.mu)
Normandiae Res Libera Publica
Regno dei Cattimondo (www.regnodeicattimondo.it)
Promolands (promo.amomu.net)
Principato di Choateland (www.choateland.com)

Ieri, durante un congresso internazionale ancora in corso a Roma, una storica del cristianesimo antico alla Harvard Divinity School ha rivelato l'esistenza di un frammento di papiro che contiene una frase mai apparsa nelle Sacre Scritture:

"Gesù disse loro: 'Mia moglie…."

Il frammento misura 4 centimetri per 8, è scritto su entrambi i lati con inchiostro nero leggibile sotto una lente di ingrandimento ed è in lingua copta, l'evoluzione dell'antica lingua egiziana che non fa uso dei geroglifici ma dei caratteri dell’alfabeto greco, con l’aggiunta di 7 segni demotici per rendere suoni sconosciuti alla fonetica greca.

Il papiro risale al IV secolo e conterrebbe un vangelo sconosciuto che la studiosa di Harvard ha chiamato "Vangelo della moglie di Gesù", composto probabilmente in lingua greca nella seconda metà del II secolo. Quest'ultima datazione è stata stabilita sulla base dell'influenza che questo scritto avrebbe subito da opere come il Vangelo di Tommaso e il Vangelo di Filippo (in cui Maria Maddalena è citata come la moglie di Gesù). Il frammento contiene un dialogo tra Gesù e i suoi discepoli in cui Gesù fa riferimento a «Maria», sua moglie, affermando anche che «essa sarà in grado di essere mia discepola». Sul lato posteriore sono visibili invece solo cinque parole.

La scoperta è stata resa pubblica a Roma durante il Convegno Internazionale di Studi Copti da Karen L. King, studiosa di vangeli gnostici e del ruolo delle donne nella chiesa primitiva alla Harvard Divinity School e prima donna a occupare la più antica cattedra degli Stati Uniti. La provenienza del frammento di papiro resta sconosciuta e il suo proprietario - un collezionista che ha contattato la studiosa nel 2010 - ha chiesto di restare anonimo. Fino a ieri, Karen L. King l'aveva mostrato solo a una ristretta cerchia di esperti in papirologia e linguistica copta, i quali avevano concluso che "probabilmente" non si trattava di un falso. La studiosa e i suoi collaboratori sono in attesa anche del parere di altri studiosi.

Karen L. King ha spiegato che il frammento non costituisce una prova che Gesù fosse effettivamente sposato («Non è come dire che abbiamo la pistola fumante del fatto che Gesù fosse sposato») ma dimostra «che le questioni del matrimonio e della sessualità restano aperte». Spiega infatti la studiosa: «L'intera questione sul fatto che Gesù fosse sposato o meno nacque solo 150 anni dopo che Gesù morì, nell'ambiente dei cristiani che discutevano se i cristiani dovessero sposarsi o rimanere celibi». Il frammento confermerebbe allora l’esistenza di antiche tradizioni secondo cui Gesù era stato sposato «probabilmente a Maria Maddalena, una seguace di Gesù che i vangeli dicono che sia stata la prima persona a vederlo dopo la sua resurrezione».

La tradizione cristiana ha sempre sostenuto che Gesù non fosse sposato (o, come San Paolo, che fosse sposato alla Chiesa). Il frammento mostra invece come sulla vita di Gesù ci fossero idee diverse già tra i primi cristiani, dunque ancora prima dei vari concilii e prima che i libri del Nuovo Testamento fossero decisi come canonici. Roger Bagnall, direttore dell'Institute for the Study of the Ancient World e professore di storia antica alla New York University che ha datato il frammento, ha detto: «Il papiro ci aiuta a ricordare che praticamente tutto quello che le generazioni successive dissero su Gesù fu assemblato e rivisto da qualcuno dopo la sua morte, e rappresenta l'idea di Gesù che queste persone stavano tentando di mettere insieme».

La discussione sembra dunque riaprirsi sulla possibilità che Gesù fosse sposato o meno, che Maria Maddalena fosse sua moglie e anche che fosse una sua discepola. Dibattito che sembra essere molto importante oggi, viste le posizioni assunte dalla Chiesa sul ruolo delle donne, sulla negazione del sacerdozio femminile e sul matrimonio dei sacerdoti maschi.

Ognuno è libero di dire ciò che vuole, di eventuali illazioni non ce ne preoccupiamo. Abbiamo sempre professato la massima liberta di partecipazione, perchè in questo variegato "nuovo mondo" esistono realtà che sono più attive di altre ma non per questo motivo si può affermare che le meno virtuose siano meno importanti.
La cessazione - resa di pubblico dominio - di Res Publica forse è avvenuta in modo affrettato, certamente da mettere in relazione con gli ambìti presupposti iniziali. Il fenomeno micronazionalista italofano resta, sta semplicemente assumeno una connotazione diversa, più matura, più concreta e con meno pretese.

Si parla di nuovo della bizzarra micronazione fondata al largo di Rimini negli anni Sessanta, per via del nuovo romanzo di Walter Veltroni.

Walter Veltroni ha scritto un nuovo romanzo (L’isola e le rose, Rizzoli), in parte ispirato alla vicenda dell’ingegnere bolognese Giorgio Rosa, che dalla fine degli anni Cinquanta fu protagonista di una letteraria avventura geopolitica nel mare della Romagna, che spesso riaffiora nei racconti estivi dei giornali: Rosa si diede da fare per costruire una micronazione nel mare Adriatico, conosciuta come l’Isola delle Rose. I personaggi del romanzo di Veltroni sono quattro ragazzi di Rimini, amici di scuola, tra cui un Giulio che sogna di costruire una piattaforma in mare aperto dove fare incontrare musicisti, poeti, esteti e artisti di vario genere.

Il personaggio di Giulio è chiaramente ispirato a quello di Giorgio Rosa, che nel 1958 ebbe l’idea di progettare una sorta di isola artificiale da collocare al largo di Rimini a quasi 12 chilometri dalla costa e ad alcune centinaia di metri dalle acque territoriali italiane. Rosa era interessato alla sperimentazione ingegneristica e insofferente delle burocrazie immobiliari, ma il progetto prese poi dimensioni più estese. Per un paio di anni, Rosa fece numerosi sopralluoghi nella zona, studiando il sistema migliore per ancorare la sua piattaforma al fondale. Superati alcuni problemi tecnici e finanziari, fu avviata la costruzione della struttura che richiese diversi anni, anche perché a causa delle condizioni del mare e del meteo non era possibile lavorare molte ore alla settimana nei pressi della piattaforma.

I lavori di Giorgio Rosa non passarono naturalmente inosservati e verso la fine del 1966 la Capitaneria di porto di Rimini chiese che i lavori fossero fermati, anche perché diverse aree nella zona erano state date in concessione all’ENI. Anche la polizia si interessò alla vicenda, ma Rosa riuscì comunque a proseguire l’opera di costruzione e nell’estate del 1967 aprì al pubblico la sua isola, anche se c’era ancora molto lavoro da fare per ampliarla e migliorarla. La piattaforma aveva una superficie di circa 400 metri quadrati, era una sorta di grande palafitta, e Rosa dispose l’avvio della costruzione di un secondo piano, per raddoppiare lo spazio a disposizione.

Il primo maggio del 1968 Giorgio Rosa dichiarò unilateralmente l’indipendenza della sua isola artificiale, nominandosene presidente. Chiamò la nuova micronazione “Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose” (“Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj”) e la dotò di una lingua ufficiale (esperanto), di un governo e di una propria valuta.

Il mese seguente tenne una conferenza stampa per comunicare al mondo la costituzione del nuovo stato. Le autorità italiane non la presero bene, anche perché nacquero diversi sospetti sulla possibilità che la trovata di Rosa fosse uno stratagemma per non pagare le tasse sui ricavi ottenuti grazie all’arrivo di numerosi turisti e curiosi. Fu disposta una sorta di blocco navale intorno all’Isola delle Rose, l’ingegnere ottenne un colloquio con uno dei responsabili del Servizio informazioni difesa, i servizi segreti militari italiani, ma non se ne ricavò molto.

Sempre a giugno, una decina di pilotine della polizia con a bordo agenti e militari presero possesso dell’Isola delle Rose, che in quel momento era abitata solamente dal guardiano e dalla sua compagna. Rosa inviò un telegramma di protesta all’allora presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, senza ottenere risposta. Nelle settimane seguenti ci furono interrogazioni parlamentari e l’invio a Rosa di diverse proposte di acquisto della piattaforma.

Ad agosto il ministero della Marina mercantile inviò alla Capitaneria di porto di Rimini un dispaccio, in cui veniva richiesto a Rosa di demolire la piattaforma costruita al largo di Rimini. L’ingegnere presentò un ricorso che fu respinto e nonostante l’interessamento di alcuni esponenti politici, nel novembre del 1968 a Rimini furono sbarcati a terra tutti i materiali trasportabili trovati sull’Isola delle Rose, in vista della demolizione con esplosivo della piattaforma. Lo smantellamento avvenne nei primi mesi del 1969, la struttura resistette a due diverse esplosioni controllate, ma gravemente danneggiata si inabissò comunque in seguito a una burrasca di fine febbraio.

La vicenda ebbe numerosi strascichi, anche perché non aveva precedenti nella nostra storia giuridica. Le polemiche continuarono anche dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, secondo il quale le pretese di indipendenza e sovranità accampate dai proprietari della piattaforma erano infondate. Anche fuori dall’Italia, si concluse, i cittadini italiani devono sottostare alle leggi statali.

La Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose non fu mai riconosciuta da alcuno stato del mondo nel suo breve periodo di vita. La micronazione aveva come simbolo uno stemma su cui erano rappresentate tre rose rosse, con uno scudo bianco a fare da sfondo. La bandiera era arancione con al centro lo stemma della repubblica. L’inno della micronazione era un brano tratto dalla prima scena del terzo atto dell’Olandese volante, opera di Richard Wagner. La valuta scelta da Rosa e da chi partecipò al governo dell’isola – familiari e conoscenti di Rosa – fu il Mill, con un cambio alla pari rispetto alla lira italiana. La repubblica non produsse mai banconote e monete della propria valuta, ma solamente alcune emissioni di francobolli. Una delle emissioni mostrava la cartina dell’Italia con in evidenza la posizione in cui si trovava la piattaforma.