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Corte di Giustizia Intermicronazionale

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view post Posted on 8/8/2009, 12:12
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Riporto per l'alto valore della discussione gli autorevoli interventi in merito.

Hio [18.06.2009, 15:29]
Per una Corte di Giustizia delle Micronazioni Virtuali e dei Diritti Umani
Il forum Micronazionalismo lancia una nuova proposta, la costituzione della Corte di Giustizia delle Micronazioni Virtuali e dei Diritti Umani. Tale organo dovrebbe avere specifiche competenze nel:
- dirimere le dispute fra Stati virtuali che ne accettano la sua giurisdizione
- dirimere dispute tra cittadini di micronazioni virtuali e gli Stati che ne accettano la giurisdizione
- offrire pareri consultivi su questioni legali e di rapporti internazionali
- condannare misure illiberali e contrarie ai diritti dell'uomo
Tutti gli individui, a presciendere dalla loro nazionalità, potranno accedervi, mentre gli Stati virtuali dovranno riconoscerne la giurisdizione attraverso un trattato o una legge dello stato. La sede della Corte è su questo forum, dove sarà depositato il suo statuto. La Corte dovrebbe essere composta da tre giudici di tre nazionalità diverse, in carica per un anno e con la possibilità di essere rieletti. Le sentenza ed i pareri della Corte, assunti con la maggioranza semplice, non prevedono ulteriori gradi di giudizio e sono vincolanti qualora i soggetti coinvolti dovessero essere impegnati per trattato o per legge di diritto interno a riconoscere la Corte.

Cesidio [18.06.2009, 16:35]
Ma riconoscere la giurisdizione di una Corte esterna alla propria giurisdizione, non è per caso un affievolimento della propria già limitata sovranità?
Inoltre, accettare una Corte esterna implica un degrado della sovranità dei cittadini pure, e probabilmente questo non potrebbe avvenire senza il consenso di ciascuno. E perché dovrebbe avvenire pure, se tu, come Capo di Stato, sei quello che tutela la sovranità del Popolo? E' un po' come un genitore che trasferisce la potestà genitoriale (una volta nota come "patria potestà") agli insegnanti dei propri figli.
Insomma, un conto una Corte per lo studio di problemi legali, e problemi intergiurisdizionali — cioè problemi giuridici che posso insorgere fra micronazioni diverse, e che molto spesso neppure si riconoscono. Un conto invece è la corte con poteri quasi statali, e fuori dagli stessi stati. Poi c'è pure il problema grave di chi ha giurisdizione dei giudici. I politici, se sbagliano, pagano con la perdita del proprio ufficio politico, o con la perdita di cittadini che cambiano cittadinanza. Se sbagliano i giudici, chi paga? Lo stato, ovviamente, che dovrebbe essere più sovrano possibile, e invece in questi casi non lo è.
Tutto questo non ha particolarmente senso sotto il Diritto Cesidiano, dove i poteri anche giuridici sono concentrati nella somma dei cittadini stessi. E' per questo che da noi ci sono così poche leggi: c'è tantissima autogiurisdizione. E che facciamo adesso, trasferiamo questa autogiurisdizione ad una specie di Lord inglese?
Tutto questo non ha senso neanche nel Quinto e Sesto Mondo fuori dal Diritto Cesidiano, dove la sovranità è già parecchio limitata per la presenza delle Corti Superiori del Mondo Ufficiale (es.: Supreme Court, Corte di Cassazione, ecc.). Dobbiamo ora suddividere la sovranità del Popolo ulteriormente, e fra due corti?
Una corte, che non avrebbe competenza se i cittadini fossero davvero cittadini, anziché soggetti (da questo nasce il concetto legale di "Dio" Cesidiano, che sostituisce anche il concetto irrisorio di "cittadino moderno"), per cui lo stato moderno non è più moderno di quanto lo era l'Impero Romano (ancora sotto il Diritto Romano).
L'altra corte, che non ha neppure lecitamente giurisdizione, perché non fa parte della stessa giurisdizione. Non è logico fare decisioni entro una certa giurisdizione se tu non sei neppure parte di quella giurisdizione. E' come minimo antidemocratico, e il potenziale per gli abusi di potere è enorme.
Infine, c'è qualche teologo che potrebbe ribadire che anche Dio è meno onnipotente di quei giudici! Secondo i Cesidiani, anche il cosiddetto "Dio Onnipotente" fa parte dello stesso universo di cui facciamo parte noi, e non è quindi onnipotente, perché è soggetto alle stesse leggi della Natura, ed è soggetto pure ai 14 Comandamenti (opera legale chiaramente degli Dei, dagli Dei, e per gli Dei, poiché gli uomini nei 14 Comandamenti non vengono neppure nominati).

Hio [18.06.2009, 17:37]
Giuste osservazioni, se non fosse che il Moloc degli Stati allunga le sue mani anche nel quinto mondo, mettendo a rischio le libertà individuali. Un cittadino potrebbe essere tartassato dallo Stato, una legge potrebbe negare libertà fondamentali, uno Stato potrebbe aggredire un altro. Anche nel quinto mondo, come nella fattoria degli animali, tutti gli uomini sono uguali, ma qualcuno potrebbe essere più uguale dell'altro. Anche nel quinto mondo potrebbero sorgere tiranni e la giurisdizione nazionale potrebbe rivelarsi persecutoria o semplicemente inadeguata. Tante volte abbiamo già visto micronazioni dove la giustizia è politicizzata, perseguitare dissidenti politici e tante volte abbiamo visto disguidi tra due stati sorgere per le condotte aggressive di qualcuno. La corte si fa garante delle libertà individuali, è un'arma a difesa dell'individuo contro lo strapotere dello Stato e di società illiberali, ma la corte è pure arbitro nelle controversie internazionali. Ovviamente il riconoscimento della Corte è il solo fondamento per la legittimità del suo intervento.

Gneo Sergio Catilina [18.06.2009, 18:07]
Le questioni sono due secondo me.
1) Tra gli Stati aderenti vi deve essere comunque un riconoscimento reciproco.
2) Ma questo non era solo un forum di discussione?

Hio [18.06.2009, 18:12]
Rispondo alla prima.
E' evidente che eventuali sentenze della Corte per essere rispettate necessitano semplicemente che gli Stati interessati riconoscano la Corte e non che si riconoscano da soli. Anche se è impossibile che si facciano dei torti senza riconoscersi.
Alla seconda.
Questo è un forum di discussione, una mailing list, un premio, una rivista, forse in futuro anche la sede di una Corte.

Gneo Sergio Catilina [18.06.2009, 19:05]
E comunque penso che dovrebbe essere competenza di precisi e definiti organismi sovramicronazionali, vedi l'UMI per esempio.

Hio [18.06.2009, 19:17]
E' una obbiezione che già mi è stata mossa sul forum dell'UMI. Ho risposto così:
"Ribadisco solo il concetto che la Corte di Giustizia tutela i diritti individuali e non è una corte tra stati. In effetti è come la distinzione tra la Corte di Giustizia dell'ONU e la Corte Penale Internazionale. La prima è competente su diatribe tra Stati (solo quelli aderenti all'ONU!), la seconda è competente sui crimini individuali (ed anche degli Stati non aderenti all'ONU). La Corte di Giustizia che propongo, dunque, è garante delle libertà individuali, è un'arma a difesa dell'individuo contro lo strapotere dello Stato e di società illiberali.
Un cittadino potrebbe essere tartassato dallo Stato, una legge potrebbe negare libertà fondamentali. Anche nel quinto mondo, come nella fattoria degli animali, tutti gli uomini sono uguali, ma qualcuno potrebbe essere più uguale dell'altro. Anche nel quinto mondo potrebbero sorgere tiranni e la giurisdizione nazionale potrebbe rivelarsi persecutoria o semplicemente inadeguata. Tante volte abbiamo già visto micronazioni dove la giustizia è politicizzata, perseguitare dissidenti politici. La Corte di Giustizia avrebbe queste competenze".

La Corte di Giustizia non è un ente intermicronazionale o sovramicronazionale, è una Corte che tutela l'individuo dagli abusi del suo Stato o da quelli di altri Stati. Come Pinco Pallino che denuncia il suo Stato perchè non rispetta i diritti civili, o un secondo stato perchè lo ha danneggiato. La Corte interverrebbe indipendentemente dagli Stati coinvolti e da eventuali riconoscimenti. Per esempio una corte sovramicronazionale come potrebbe essere quella dell'UMI, nnulla potrebbe non solo a difesa dei diritti individuali... SAREBBE PARADOSSALE CHE LA CORTE DELL'UMI DI CUI SPQR FA PARTE CONDANNASSE SPQR figurati poi come potrebbe condannare uno stato che non fa parte dell'UMI!

Gneo Sergio Catilina [18.06.2009, 20:24]
Le tue obiezioni mi fanno ridere partendo dal presupposto che una corte di giustizia deve essere totalmente imparziale.

Hio [18.06.2009, 20:37]
non ho capito

Cesidio [19.06.2009, 06:45]
Quello che non riesci a capire tu, però, è che nel decidere una nuova giurisdizione aldilà dei confini dell'ambiente micronazionale, si invalida o incapacita la volontà individuale del cittadino, anzi del Dio! Avvengono due violazioni in questo caso. Prima, la violazione fatta dal Capo di Stato che decide al posto del cittadino. Nel contesto del Diritto Cesidiano, un Capo di Stato non ha quel privilegio o diritto, di decidere per gli altri, perché il Capo di Stato è un Dio, ma lo sono anche quelli che si fanno guidare da lui. Due, la violazione che può commettere la Corte stessa che nomini tu, perché non è necessariamente più perfetta di qualsiasi corte nazionale, specie una corte basata sul Diritto Cesidiano.
Lo storico e politico inglese di origine italo-tedesca Lord Acton diceva: «Il potere tende a corrompere, il potere assoluto corrompe in modo assoluto». Fatto sta che nel Diritto Cesidiano nessuno è superiore a nessun'altro, e quindi violazioni gravi possono insorgere proprio quando si fa un Dio più uguale di un altro facendolo giudice, e addirittura giudice di una giurisdizione di cui neppure fa parte.
Come si corregge "l'ingiustizia" facendo uno superiore ad un'altro per cominciare? Non vedo la logica, perché è infatti una logica primitiva del Diritto Romano.
Nel Diritto Cesidiano nessuno è giudice in assoluto, e nessuno è indiziato in assoluto, tranne nel caso del criminale, che però viene giudicato da una giuria di Dei uguali a lui, non cittadini o soggetti stranieri.
Se un Capo di Stato decide di trasferire la giurisdizione competente aldifuori della nazione o paese, ha anche privato i propri peer del diritto fondamentale della common law chiamato habeas corpus, perché lo ha arbitrariamente esposto ad una persecuzione dal quale il cittadino non avrebbe nessuna potenziale difesa. Mentre in un contesto anglosassone questo può succedere, e l'unica tisana è il diritto dell'habeas corpus, nel contesto del Diritto Cesidiano questo è un errore gravissimo e inammissibile.
Habeas corpus fa riferimento all'atto legale o al diritto in base al quale una persona può ricorrere per difendersi dall'arresto illegittimo di se stessa o di un'altra persona. Il diritto di habeas corpus nel corso della storia è stato un importante strumento per la salvaguardia della libertà individuale contro l'azione arbitraria dello stato. Non si può cancellare arbitrariamente la volontà degli Dei (e neppure di cittadini o soggetti nel contesto della common law anglosassone) di essere giudicati da uomini e donne con uguali poteri e diritti.

Hio [19.06.2009, 08:42]
Dunque la Corte varrebbe per quegli Stati che non si fondano sul Diritto Cesidiano perchè più volte abbiamo assistito a interferenze (o meglio aggressioni) di chi sfrutta situazioni di forza per attaccare minoranze o dissidenti. Faccio un esempio, nelle odierne micronazioni virtuali italofone, nulla vieta che un governo possa usare la giustizia contro la minoranza. Una micronazione di questo tipo non rispetta il Diritto Cesidiano.. la Corte allora sarebbe un organo di Diritto Cesidiano perchè richiamerebbe gli Stati a non sopraffare l'individuo.
Voglio citare questi esempi concreti che riguardano il sottoscritto, per far capire a tutti, in che occasioni potrebbe intervenire una siffatta corte:
- 2005, Psicopatico caccia la minoranza repubblicana e si proclama imperatore. La minoranza è stata definita "sovversiva" ed ingiuriata in tutti i modi, senza mai potersi avvalere neppure del diritto alla difesa
- Repubbliche Monocolore, nelle Repubbliche comuniste o fasciste emissari diplomatici o cittadini stranieri sono stati spesso insultati o espulsi. Per sino gli stessi cittadini di quelle Repubbliche vengono con facilità espulsi o discriminati. Nessuna difesa hanno questi individui.
- 2005 in Repubblica Cisalpina una contestazione popolare viene fermata con un l'espulsione dei contestatori, espulsione ritenuta illegittima dagli stessi organi istituzionali della Repubblica Cisalpina, ma nessuna difesa o reintegro è stato garantito agli espulsi, nè il responsabile dell'evento è stato giudicato. (in egual modo il Sito della Repubblica Cisalpina mi accusa di aver invaso il forum con 8 nick fake senza mai aver dimostrato questo e senza neppure darmi la possibilità di difendermi).
Per non parlare, poi, di leggi razziste o illiberali, quante ne ho viste.
Invito anche gli altri a riflettere su quanti sono i torti subiti da chi ha usato i propri poteri per i suoi interessi e non tiratevi indietro perchè più volte vi ho letto denunciando manipolazioni elettorali e sentenze faziose.
In effetti Cesidio ha ragione, si appella a ciò che i libertari americani chiamano diritto di autoproprietà e assioma di non aggressione, ma qui non stiamo nella condizione in cui questi presupposti siano diffusi.
In inglese le persone con lo stesso status sociale vengono chiamate peers. E' interessante notare che in italiano la parola equivalente di peers non esiste neppure — esiste la parola simile pari, ma questa parola è usata così raramente che proprio non è la stessa cosa. Purtroppo in Italia ci sono pochi di ranco, e troppi senza ranco alcuno.
Nel Diritto Cesidiano il diritto di essere giudicato da una giuria di peers, una giuria composta da persone dello stesso ranco sociale di quello che viene giudicato, è anche più forte che nella common law anglosassone, perchè non esiste giudice, solo facilitatori di giustizia, e proprio perchè tutti sono Dei, tutti sono essenzialmente giudici e gelosi custodi della giustizia pubblica, che serve per amplificare le libertà, non limitarle.

Cesidio [20.06.2009, 03:43]
In tale condizioni, un cittadino, di qualsiasi micronazione, dovrebbe pure essere educato del concetto legale della common law chiamato habeas corpus, e quindi la corte che nomini tu non applicherebbe in effetti la civil law caratteristica in Italia e quasi in tutta l'Europa, ma concetti legali comuni nella common law.

Hio [20.06.2009, 06:17]
Dunque convieni con me che ci sono le basi affinchè questa Corte possa operare o no?

Angell Cherubini [20.06.2009, 08:09]
A mio modesto avviso, l'eventuale Corte di Giustizia dovrebbe operare unicamente per:
- offrire pareri consultivi su questioni legali e di rapporti internazionali
- condannare misure illiberali e contrarie ai diritti dell'uomo
anche se tali legittimazioni potrebbero essere proprie di qualsivoglia "organismo neonato" e poi se tale Corte applicherebbe in effetti solo concetti comuni alla common law, che senso avrebbe? Sinceramente - devo dire a malincuore - non vedo il valore aggiunto!
Più costruttivo sarebbe accentrare le energie per la nascita di una Corte di Giustizia Intermicronazionale con un proprio codice penale ma sarebbe come dire aver trovato o stipulato accordi di riconoscimento, amicizia e collaborazione con tutto il mondo micronazionale. Obiettivo arduo.

Hio [20.06.2009, 12:12]
Io proponedo per la Corte di Giustizia che se pure applicasse solo "concetti comuni alla common law" rappresenterebbe un bel passo in avanti rispetto al disordine attuale.

Angell Cherubini [20.06.2009, 13:35]
Mi trovi daccordo su questo punto e siccome le buone idee andrebbero premiate, appoggio l'istituzione della Corte di Giustizia Intermicronazionale ed invito tutti "i micronazionalisti di buona lena" alla partecipazione alla stesura di un Ordinamento Penale.
P.S.
Ovviamente per Promolands è più facile pensare a ciò in quanto non possiede un proprio codice penale e potrebbere accettare una simile giurisdizione.


Hio [20.06.2009, 14:04]
Beh per ora siamo appena in due a favore

Cesidio [20.06.2009, 18:52]
Nel contesto del Diritto Cesidiano, che non permette importanti decisioni per altri Dei anche da Capi di Stato, e non permette influenze indebite da parte di organizzazioni terze o esterne alla nazione, io posso appoggiare una simile corte come Governatore di UMMOA non come "nazione membro", ma come "nazione osservatore".
Anch'io son d'accordo con Angell Cherubini che l'eventuale 'corte di giustizia' dovrebbe operare unicamente per:
* offrire pareri consultivi su questioni legali e di rapporti intermicronazionali
* condannare misure illiberali e contrarie ai diritti dell'uomo
Dare a quella 'corte' più potere come un'autentica giurisdizione o corte nelle micronazioni membro servirebbe solo a distruggere i buoni propositi, e a sostituirli con semplici prese di potere (ricorda il detto di Lord Acton...), e potrebbe anche indebolire le micronazioni stesse nel lungo termine, perché ci sarebbe meno incentivo per loro per sviluppare sistemi legali alternativi sia a quelli del Mondo Ufficiale, sia a quelli di una 'corte di giustizia intermicronazionale'.
Insomma la cosiddetta 'corte' non dovrebbe nemmeno farsi chiamare 'corte di giustizia intermicronazionale', che già si sa che significa e che pretende, ma magari Centro Legale Intermicronazionale, o Centro per gli Studi Legali Intermicronazionali.
E' uno po' come la differenza fra il medico e il naturopata (l'ultimo non è un medico). Il medico è una specie di Padre Eterno legale per la salute, che perfino si permette di dettare leggi alle famiglie su quante e quali immunizzazioni devono essere eseguite sui propri bambini, e non fa proprio niente per migliorare la salute o allungare la vita umana. Il naturopata invece fa il vero "Dottore" perché istruisce il paziente a come mantenere e migliorare la propria salute, e senza prese di posizione sul corpo o la salute altrui — che veramente non è responsabilità di uno stato o giurisdizione di una corte, ma giurisdizione naturale dell'individuo al quale il corpo e la sua salute appartiene.
Insomma, un Centro che magari è semplicemente un'estensione del Centre for Cesidian Law, per
* educare micronazionali sui propri diritti
* offrire pareri legali
* fare ricerche o studi legali, e
* condannare misure illiberali e contrarie ai diritti dell'uomo
mi sembra una buona idea che può solo rafforzare la legalità nel Quinto e Sesto Mondo, rafforzare i diritti micronazionali, e senza interferenze indebite su stati terzi che rimangono stati sovrani, ma non stati bifolchi, insensibili, e ignoranti.

Mauritius [03.07.2009, 11:44]
Pur rivestendo una posizione "conflittuale" in Promolands con questo tipo di iniziative, devo ammettere che l'ultimo intervento del Sig. Cesidio è molto onesto e trova tutto il mio appoggio.
Invito altri autorevoli concittadini e micronazionalisti (qualunque sia la loro appartenenza) a dare un loro parere di merito.

gimino [11.07.2009, 11:28]
secondo me è una buona idea pure perchè abbiamo bisogno di unione

Nichol Le Bennerg [08.08.2009, 17:40]
Non credo che l'stituzione di questa Corte di Giustizia o Centro Legale Intermicronazionale che dir si voglia possa fare da collante tra le micronazioni italofane od internazionali o tra i micronazionalisti, semmai e' vero il contrario. La chiave di svolta dovrebbe invece essere intravista nella ripartenza dell'UMI.
L'UMI (alcuni non vedono di buon occhio una simile struttura e la vorrebbero gia' defunta ma che invece personalmente apprezzo), dovrebbe insistere nella sua azione, ovvero in quello che amo definire come Project SUPER (Social-Union for Pacific-Extensive-Results).
Solo nel suo interno avrebbe senso creare un Centro Legale Intermicronazionale con finalita' e scopi mirabilmente gia' sopra delineati.


Edited by Angell Cherubini - 20/10/2009, 14:54
 
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