Presidente e Responsabile Diplomatico
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| Ipotizziamo ora di voler trovare una soluzione alla problematica della adozione di una nuova moneta, ovvero all’istituzione di una nuova moneta.
Naturalmente tutto ciò ha bisogno di una strategia. La definizione della strategia passa attraverso: l’ideazione dei mezzi (o strumenti) necessari; la divulgazione dell’idea; l’illustrazione della realizzabilità e degli effetti; l’ottenimento del consenso; la verifica dell’interesse; l’identificazione dei mezzi necessari. Sarà, infine, necessaria una “definizione tattica”, in relazione alla quale la prassi operativa sia: incondizionata, trasparente, sostenibile. Ma cerchiamo di andare di pari passo, chiarendo i concetti sopra menzionati.
IDEAZIONE Si vuole istituire una nuova moneta all’interno della realtà micronazionale, utilizzando il know-how esistente. Tale istituzione dovrà necessariamente contemplare un ente di emissione e gestione della moneta e di controllo del sistema monetario nella stessa realtà micro nazionale che la emette.
DIVULGAZIONE DELL’IDEA Sarebbe necessaria una divulgazione di carattere molto vasto (addirittura intermicronazionale), tuttavia dovrebbe essere possibile pianificare un programma di divulgazione per fasi, la prima delle quali potrebbe essere costituita dai seguenti interlocutori: i mass-media, le persone potenzialmente interessabili, altre entità micronazionali.
ILLUSTRAZIONE DELLA REALIZZABILITA’ E DEGLI EFFETTI E’ stato impostato un programma teso a verificare il grado di realizzabilità e degli effetti prodotti, per il quale sarà richiesta la partecipazione dei maggiori esponenti del mondo micronazionale e di esperti in scienze economiche. Abbiamo certamente a disposizione un enorme bagaglio culturale, purtroppo disgregato in una miriade di fonti ed archivi ma ci sono uomini in possesso delle cognizioni culturali necessarie a raggiungere il risultato al problema R(P), a dispetto dei condizionamenti (resistenze al cambiamento) messi in atto da chi non ha interesse a modificare lo status quo.
OTTENIMENTO DEL CONSENSO Rispetto al problema in esame, nella fase di avvio, è sufficiente ottenere un consenso basso in quanto gli effetti saranno tali da coinvolgere l’intera comunità micronazionale. Ma gli stessi effetti devono essere condizionati alla realizzazione del progetto iniziale che potrà aversi solo nella misura che si verifichi anche un parziale consenso, altrimenti tutte ciò che ne deriverebbe dovrà essere considerato inefficace e, di conseguenza, annullati gli effetti. Ma con molta serenità va dichiarato a quanti potessero reagire in modo da cercare di impedire la realizzazione del progetto (ovvero del raggiungimento del “risultato al problema”) che lo stesso potrà essere sospeso solo da un generalizzato dissenso, non da qualcuno che rischia di perdere vantaggi o posizioni dominanti radicalizzate. E’ auspicabile che anche chi è contrario, si convinca dell’opportunità che è posta innanzi, nell’interesse e per il bene comune.
VERIFICA DELL’INTERESSE Vi sono casi in cui l’interesse rappresentato da un’iniziativa è fondato su elementi sostanziali, dimostrabili; ve ne sono altri in cui l’interesse è dimostrato tramite l’assunto secondo il quale non è possibile dimostrare il contrario: idee, fantasie e religioni rappresentano questo tipo di assunto. Questo progetto si rimette alla prima delle ipotesi suddette, nel senso che è certamente possibile dimostrarne l’interesse, oppure potrebbe anche essere possibile dimostrare il contrario. Saranno i concittadini ed esponenti micronazionalisti, a questo punto, che potranno manifestare il proprio consenso, oppure il proprio dissenso. Si sottolinea peraltro la presumibile difficoltà nel rispondere negativamente a due domande: perché e per chi. La causa del progettato sistema risponde alla domanda sul perché, gli effetti rispondono alla domanda sul per chi.
MEZZI NECESSARI Per realizzare il progetto sono necessari mezzi culturali, finanziari, imprenditoriali, commerciali e funzionali. Le risorse culturali ci hanno fin qui consentito di ideare e progettare. Sono stati avviati alcuni contatti per ottenere l’assenso delle fonti di conoscenza necessarie a far funzionare il progetto. E’ stato impostato un piano finanziario teso a dotare il promotore dei capitali necessari per lo start-up, sotto forma di mezzi propri. Verranno interessate le autorità della micronazioni italofane amiche o quelle con le quali si intrattengono rapporti di collaborazione in primis e successivamente altre del mondo micronazionale. Dovrà essere incentivato l’interesse all’interno e promossi i rapporti all’esterno: tutto ciò al fine di divulgare la partecipazione. Dovrà essere posta allo studio di esperti la verifica sul funzionamento del software necessario ed indispensabile alla funzionalità del progetto.
INDIPENDENZA Si è detto, e si sottolinea, che è indispensabile realizzare il progetto senza alcun tipo di condizionamento. Se non vi sarà il dissenso, il progetto sarà realizzato. Dissenso che, peraltro, si potrebbe in qualche misura tentare di provocare, avvalendosi del potere di leadership degli esponenti più influenti (ma contrari) del mondo micronazionale, a loro volta sottoposti ad altre forme di condizionamenti (e speriamo, per coerenza, non ad altre forme di potere). Ma si ritiene piuttosto improbabile che un’iniziativa di lapalissiana utilità e, quindi, di comune interesse, possa orientare i “maggiori esponenti micronazionalisti” in direzione opposta al loro benessere. Questo, almeno, crede chi ha ideato e proposto il progetto, pronto peraltro a riconoscere, sul piano della verifica concreta, di potersi essere sbagliato.
TRASPARENZA La trasparenza del progetto si evince dall’esame di tutte le fasi delle quali si è parlato circa l’informazione, dalla percezione allo scopo, dagli effetti che si vogliono produrre ai risultati che si ritiene probabile ottenere. In ogni caso, ci sarà una libera circolazione di idee ed un incontrastato processo dialettico, auspicati dall’ideatore, affinché vengano costantemente verificati i rapporti tra l’enunciazione teorica e la realizzazione pratica.
SOSTENIBILITA’ La divulgazione del progetto consente di sostenere un costo sostenibile. E’ evidente, peraltro, che il costo medesimo potrebbe azzerarsi a seguito dell’incremento della diffusione stessa, al cui avviamento è prevista una partecipazione/adesione di soli 5/10 utenti in rappresentanza di altrettante realtà micronazionali italofane e/o non.
I POTENZIALI UTENTI Chiunque interessato e che abbia la possibilità di collegarsi ad internet.
L’ORGANIZZAZIONE Potrà o non potrà esserci un’organizzazione “commerciale”. Qualora ci fosse, essa sarà “l’organizzazione basata sul passaparola”, costituita cioè dagli stessi utilizzatori/beneficiari ai quali conferire l’incarico di contattare e presentare l’opportunità ad altri potenziali utenti.
Edited by Angell Cherubini - 27/8/2009, 09:48
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