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2. Pronuncia

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view post Posted on 24/9/2009, 08:52
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Le lettere si pronunciano come in italiano. Alcune lettere richiedono però osservazioni addizionali.

c, davanti a a, o, usi pronuncia come in italiano (p.es. casa, corde, cumulo); davanti alle vocali e, i, y suona come "ts" (p.es. concerto[contserto], cyclo [tsiclo]).
cc davanti a e, i, y, suona come "cts" (p.es. accento [actsento], accender[actsender]).
ch (1) normalmente suona come in italiano "ch, k" (p.es. architecto, bronchitis, ¬chirurgo, psyche). In alcuni casi, per ragioni storiche, come vedremo in seguito, la ch è ritenuta anche davanti a a, o, u, o consonanti, ma questo non comporta differenze di pronuncia (p.es. schola, technica, Christo). (2) In vocaboli d'origine francese la ch suona "sci" (p.es. artichoc [artisciá ác], vedi lista completa nell'appendice n. 1).
g (1) normalmente suona "gh" anche davanti e, i (p.es. grande, agente[aghente], collegio[colleghio], geographia[gheografia], pedagogia[pedagogia],_vage[vaghe¬]); (2) ma si pronuncia alla francese ('g' palatale con un piccolo accenno di 's') nel suffisso -age, -agiar, e -agiose; lo stesso vale per alcune parole in -gi- (p.es. avantage, viage, forgia, legier, mangiar, rangiar, vedi lista completa nell'appendice n. 2).
gn suona "gh-n" come in tedesco e in spagnolo (p.es. magnific[magh-nific], gnomo [gh-nomo]).
h (1) è un poco aspirata (p.es. haber, hotel), e (2) muta in rhe th (p.es. rhapsodia, rheumatismo, athleta, throno, rhythmo).
j che è sempre consonante, suona, in generale come in francese (p.es. jocar [jocàr], ma talvolta si pronuncia come 'i' semivocale (p.es. adjutar[adiutàr]).
ph suona come 'f' (p.es. phase[fase], philosophia [filosofia], phrenesia[freneìa], diphtheria [difterìa]).
q che compare solo in qua, que, qui, quo (1) si pronuncia sempre 'kva, kve, kvi, kvo' (p.es. quanto[kvanto], quitar[kvitar], requesta[rekvesta]), (2) ma può anche essere pronunciata 'ch' in qui[chi], que [che], benque [benchè], perque [perchè], proque[prochè], ubique[ubìche].
t (1) davanti ai dittonghi ia, ie, io suona come 'ts' (p.es. action[actsiòn], gratia [gratsia], differential [differentsia], martio[martsio], gratiose[gratsiose], etiam[ètsiam]), ma (2) come 'ti' quando la i è accentuata (p.es. democratia [democratìa], garantia[garantìa].
th si pronuncia come 't' normale (p.es. arthritis [artrìtis]).
w si pronuncia come 'v' o come 'u' secondo l'origine del vocabolo (p.es. walzer [vàltser], whisky[uìski]).

Vocali unite: In generale due vocali susseguenti sono pronunciate separatamente: maestro, poema, toalia, suave, judee. I dittonghi in Interlingua sono au e eu, in cui le vocali più o meno si confondono: audir, pauc, neutre, europee. Le combinazioni ai, eu, ou, si trovano sovente in parole prese dal francese: affaire, defaitismo, saison, ressource, tourismo, pasteurisar, saboteur, e si pronunciano come in questa lingua. La ie la u non accentuate davanti ad una vocale, tendono ad essere consonante: medalia, senior, persuader, guardar. In mais (il vegetale mais), pais, cocaina, la i ha l'accento e si pronuncia chiaramente. Fra le due vocali i e y si pronuncia come 'y', p. es. maio, epopeia, ¬essayo.
 
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