Promolands

Prestiti sociali, social Lending

« Older   Newer »
  Share  
Marina Luisi Bilancia
view post Posted on 23/8/2010, 16:22




Invito tutti i concittadini a leggere l'articolo economico comparso su La Stampa.it (del 13.07.2009) e/o quello su Il Sole 24 ORE.
Ci sono ottimi spunti per un pestito personale peer to peer tutto nostro!
 
Top
Nichol Le Bennerg
view post Posted on 24/8/2010, 11:11




CITAZIONE (Marina Luisi Bilancia @ 23/8/2010, 17:22)
Invito tutti i concittadini a leggere l'articolo economico comparso su La Stampa.it (del 13.07.2009) e/o quello su Il Sole 24 ORE.
Ci sono ottimi spunti per un pestito personale peer to peer tutto nostro!

Verissimo!
 
Top
bobby151169
view post Posted on 24/8/2010, 11:20




In linea con quanto detto.
 
Top
view post Posted on 24/8/2010, 14:00
Avatar

Presidente e Responsabile Diplomatico

Group:
Alto Consiglio
Posts:
1,669
Location:
Cityprom, Piazza Indipendenza

Status:


Esempi, almeno in Italia e in Europa, esistono già: basti pensare a Boober, Kasbia e Zopa. Ma credo, comunque, sia un "mercato" molto promettente, soprattutto laddove i tassi bancari sono alti: è infatti proprio qui che si realizzano le condizioni favorevoli allo sviluppo di questa forma di prestito.
Per quello che ci riguarda, bisognerebbe (anche se rappresenta una nostra libera scelta) adottare regole similari a quelle adottate sul territorio italiano/europeo (decreto legislativo n.78/2010, direttiva 2007/64/CE del Parlamento Europeo (*) relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, recante modifica delle direttive 97/7/CE, 2002/ 65/CE, 2005/60/CE e 2006/48/CE, che abroga la direttiva 97/5/CE; si veda anche la creazione di una nuova tipologia di operatore finanziario a livello europeo, l’Istituto di Pagamento (**), diventata operativa in Italia il 15 febbraio 2010 su disposizione della Banca d’Italia). Ciò al solo vantaggio degli utenti interessati, i quali godrebbero di garanzie assolute.

Come funziona?
Il modello di prestito, noto come prestito sociale o prestito "peer to peer", si basa su di un' idea rivoluzionaria. L'utente può iscriversi in qualità di prestatore, colui che è disposto a far credito, o di richiedente, ovvero colui che intende richiedere il prestito. Per poter essere ammessi a far parte della comunità bisogna essere maggiorenni residenti in quel determinato paese (dove cioè opera ad esempio Boober) e disporre di un proprio conto corrente bancario. Gli utenti che intendono richiedere un prestito vengono suddivisi in quattro diverse categorie di rischio: A+, A, B e C. Le categorie di rischio vengono determinate in base alle informazioni fornite dal richiedente sul proprio stato economico e patrimoniale. Le informazioni vengono poi verificate appoggiandosi a società esterne specializzate in gestione del rischio di credito e in prevenzione di frodi creditizie prima di decidere se accordare o meno il prestito al richiedente.
Coloro che intendono prestare denaro possono operare sulla piattaforma in questione dopo aver effettuato un bonifico bancario dal proprio conto corrente. Il prestatore può decidere categoria di rischio, importo e durata del prestito. Il prestito viene poi rimborsato in rate mensili con un ritorno sul capitale investito variabile dal 5-6% all' 11-12%. L' entità del guadagno è al momento solo indicativa e dipende principalmente dalla durata del prestito e dalla classe di rischio a cui appartiene il richiedente. Al fine di ridurre il rischio e l'entità di un possibile default, il denaro concesso in prestito da ciascun prestatore viene suddiviso tra almeno 50 diversi richiedenti. In caso di insolvenza la società prevede inoltre il ricorso ad aziende specializzate nel recupero crediti. Finora il tasso di insolvenza (seconda dati provenienti da Zopa in Gran Bretagna) si è dimostrato estremamente basso e pari allo 0,05% dei richiedenti.

(*): (art.4,punto 3)
Servizi che permettono di depositare il contante su un conto di pagamento nonché tutte le operazioni richieste per la gestione di un conto di pagamento;
servizi che permettono prelievi in contante da un conto di pagamento nonché tutte le operazioni richieste per la gestione di un conto di pagamento;
Esecuzione di ordini di pagamento, incluso il trasferimento di fondi, su un conto di pagamento presso il prestatore di servizi di pagamento dell’utilizzatore o presso un altro prestatore di servizi di pagamento:
esecuzione di addebiti diretti, inclusi addebiti diretti una tantum;
esecuzione di operazioni di pagamento mediante carte di pagamento o dispositivi analoghi;
esecuzione di bonifici, inclusi ordini permanenti;
Esecuzione di operazioni di pagamento quando i fondi rientrano in una linea di credito accordata ad un utilizzatore di servizi di pagamento:
esecuzione di addebiti diretti, inclusi addebiti diretti una tantum;
esecuzione di operazioni di pagamento mediante carte di pagamento o dispositivi analoghi;
esecuzione di bonifici, inclusi ordini permanenti;
Emissione e/o acquisizione di strumenti di pagamento;
Rimessa di denaro;
Esecuzione di operazioni di pagamento ove il consenso del pagatore ad eseguire l’operazione di pagamento sia dato mediante un dispositivo di telecomunicazione, digitale o informatico e il pagamento sia effettuato all’operatore del sistema o della rete di telecomunicazioni o digitale o informatica che agisce esclusivamente come intermediario tra l’utilizzatore di servizi di pagamento e il fornitore di beni e servizi.
Quanto sancito il 13-2-2010 nel Supplemento ordinario n. 29/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 36 LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010 , n. 11 . Attuazione della direttiva 2007/64/CE, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, recante modifi ca delle direttive 97/7/CE, 2002/65/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, e che abroga la direttiva 97/5/CE.


(**): GLI ISTITUTI DI PAGAMENTO sono le imprese, diverse dalle banche e dagli istituti di moneta elettronica, autorizzate a prestare i servizi di pagamento (art.1 comma 2- lettera h - sexies - Dlgs 1/09/1993 nr.385).
 
Web  Top
bobby151169
view post Posted on 25/8/2010, 19:42




Lettura molto interessante.
 
Top
Nichol Le Bennerg
view post Posted on 26/8/2010, 12:00




CITAZIONE (bobby151169 @ 25/8/2010, 20:42)
Lettura molto interessante.

Verissimo anche se per me è un settore difficile.
 
Top
Marina Luisi Bilancia
view post Posted on 30/8/2010, 07:06




Quando ho inviato a leggere gli articoli comparsi su noti quotidiani nazionali italiani non intendevo che dovessimo "ricalcare le orme" di quanto già esiste, anche se cosi' fosse (e questo lo devo riconoscere) sarebbe estensibile oltre Promolands...... Direi che si avverte il bisogno di regole chiare e che il progetto debba essere e restare visibile a tutti: una piattaforma on line (sito web) rimane certamente il primissimo passo!
 
Top
6 replies since 23/8/2010, 16:22   30 views
  Share