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Charimenti su e-cash, nessuna norma ne vieta l'emissione!

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view post Posted on 7/4/2011, 10:41
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Bisogna premettere che nessuna norma del diritto internazionale vieta l’emissione di moneta privata senza corso legale.

L’articolo 17 della «Dichiarazione Universale dei Diritti Umani» approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, stabilisce che «Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.» e che «Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.»

Poiché la moneta è un bene economico intermediario negli scambi quale misura di valore e mezzo di pagamento, come tutti i beni economici può essere oggetto di proprietà.

Il primo comma dell’art. 42 della Costituzione della Repubblica Italiana sancisce che «La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.»

Aderendo a tali principi, il codice civile italiano stabilisce:

- all’art. 1277, che «I debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale. E che «Se la somma dovuta era determinata in una moneta che non ha più corso legale al tempo del pagamento, questo deve farsi in moneta legale ragguagliata per valore alla prima.»;

- all’art. 1278, che «Se la somma dovuta è determinata in una moneta non avente corso legale nello Stato, il debitore ha facoltà di pagare in moneta legale, al corso del cambio nel giorno della scadenza e nel luogo stabilito per il pagamento.»;

- ma anche, all’art. 1279, che «La disposizione dell'articolo precedente non si applica, se la moneta non avente corso legale nello Stato è indicata con la clausola "effettivo" o altra equivalente, salvo che alla scadenza dell'obbligazione non sia possibile procurarsi tale moneta.»

e-cash è una moneta privata, senza corso legale, interamente garantita fin dall’emissione da (pegni su) capitali di imprese.

È una moneta alternativa alle monete a corso legale prive di qualsiasi valore reale (se la moneta a corso legale avesse valore reale non avrebbe bisogno del corso legale).

Ma, sono comprensibili le.......incomprensioni. In una lettera del 25/6/1863 scritta da «Rothschilds’ Brothers, Bankers, London, England», a «Messrs. Ikelheimer, Morton and Vandergould, No. 3 Wall Street, New York, U.S.A:» si legge:

Dear Sirs:
A Mr. John Sherman has written us from a town in Ohio, U.S.A., as to profits that may be made in the National Banking business, under a recent act of your Congress; a copy of this Act accompanies this letter. Apparently this Act has been drawn up on the plan formulated by the British Bankers Association, and by that Association recommended to our American friends, as one that, if enacted into law, would prove highly profitable to the banking fraternity throughout the world.

Mr. Sherman declares that there has never been such an opportunity for capitalists to accumulate money as that presented by this Act. It gives the National Bank almost complete control of the National finance. The few who understand the system he says will either be so interested in its profits, or so dependent on its favours, that there will be no opposition from that class, while on the other hand, the great body of the people, mentally incapable of comprehending the tremendous advantages that capital derives from the system, will bear its burden without complaint, and perhaps without even suspecting that the system is inimical to their interests….

Your respectful servants,

ROTHSCHILD BROTHERS

Tradotta in italiano, la parte finale della lettera dice che «Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il sistema è contrario ai suoi interessi».

Nello stesso senso, Henry Ford scrisse «È un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina.»

Per quanto riguarda il corso legale della moneta, rispetto al quale e-cash si pone come alternativa, sarà sufficiente ricordare l’allegato articolo dal titolo «Abbasso il corso legale» con il quale Friedrich August von Hayek, «Premio Nobel per l'economia» nel 1974, esorta ad abolire ogni moneta a corso legale, come ha ribadito con il libro «Denationalisation of Money: An Analysis of the Theory and Practice of Concurrent Currencies» del 1976.

Le idee di Hayek, per quanto riguarda la moneta, sono state poi condivise anche di recente diversi altri premi Nobel per l’economia, da Franco Modigliani (1985) ad Amartya Sen (1998) a Robert A. Mundell (1999) a Joseph E. Stiglitz (2001) a Paul Krugman (2008).

Tutti questi personaggi sostengono che la moneta a corso legale sia la causa della perdita di potere d’acquisto del bene moneta e, aggiungiamo noi, della perdita di valore riconosciuto al lavoro. Si consideri che, attualmente, la massa monetaria in circolazione nel mondo ha un valore nominale equivalente ad oltre tre milioni di miliardi di US dollari, cinquanta volte il valore del prodotto lordo annuale mondiale (PIL) e superiore addirittura al valore di tutti beni presenti sul pianeta.

«Con la moneta si governa il mondo», disse Henry Kissinger. Ed è vero. Quindi, poiché il mondo non è fatto solo di quella decina di persone che controllano la maggior parte della moneta a corso legale in circolazione ma di quasi sette miliardi di esseri umani, sembrerebbe giusto che la moneta fosse equamente ripartita fra di essi. Ed è proprio questo quello che noi proponiamo con e-cash.

E poiché non è possibile garantire tutta la massa monetaria necessaria a questo scopo con metalli preziosi o altre risorse naturali, si è scelto di garantire e-cash con capitali di imprese (posti a pegno). La novità è che invece di scrivere un libro sulla materia (di solito, le teorie sono poi sempre attuate in modo difforme dall’originale), si è agito concretamente, emettendo la moneta e garantendola.

Quanto sopra dovrebbe bastare per chiarire una volta per tutte la questione di e-cash.

Il monopolio sulla moneta è servito per secoli agli stati per indebitarsi sulla pelle dei popoli, fino a quando il monopolio è stato ceduto a banche private e da quel momento gli stati sono dipesi dalle persone che controllano le banche.

Comunque, non sulla moneta ma sull’euro esiste monopolio. Ed una moneta privata garantita da capitali di imprese non può in alcun modo essere considerata prodotto o strumento finanziario. Così stabilisce, anche in Italia, il Testo Unico della Finanza (TUF).

La Banca d’Italia non potrà mai considerare e-cash come una moneta falsa ma, con lettera del 9/9/2003, ha semplicemente evidenziato che «l’emissione di banconote e di monete è rigorosamente disciplinata da norme di legge nei diversi Paesi» e che «All’interno dell’area dell’euro, ai sensi dell’art. 106 del Trattato CE, il potere di emissione della banconote spetta esclusivamente alla Banca Centrale Europea e alle banche centrali nazionali.»

Né poteva aggiungere altro, poiché, appunto, l’art. 128 del Trattato sull’Unione Europea (ex articolo 106 del TCE), stabilisce che «La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’unione. La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legali nell’Unione.»

Poiché e-cash non è un euro, non riproduce l’euro e non è una banconota, non esiste alcun divieto di emissione, né in Europa né altrove (del resto, nessuna istituzione potrà mai sollevare questo problema) a meno che (almeno per l'Italia) non si intenda disconoscere l’art. 1, comma 4 del D.Lgs 24/2/1998, n. 58 (TUS, Testo Unico della Finanza), secondo il quale «I mezzi di pagamento non sono strumenti finanziari.»

Come già dimostrato, il monopolio monetario riguarda le monete a corso legale ed in particolare, nell’Unione Europea, l’euro. Non le monete senza corso legale.

Chi scrive è una persona onesta che non ha mai violato alcuna legge e ha sempre proposto senza mai alcun compromesso od interesse personale iniziative concrete ritenute (per la verità, non solo lui) possibili, utili e giuste per migliorare le condizioni materiali soprattutto di chi vive peggio.

Lo stesso non ha mai abusato di alcun mezzo che non fosse quello previsto dall’etica e dalle leggi, che non ha mai nemmeno pensato di modificare o far modificare a proprio vantaggio, cosciente di dover accettare il massimo costo per realizzare obiettivi che considera di interesse generale, con la forza ed il coraggio necessari, esclusa qualsiasi forma di violenza, e con la massima responsabilità.

e-cash, una delle iniziative del programma Promo Global System, è una proposta lecita, legittima, lanciata nell’interesse di chi vive peggio senza far stare male chi vive meglio.

Infine, un’osservazione sul rapporto fra e-cash e la sovranità popolare.

Premesso che la moneta (come tanti altre cose), da mezzo si è trasformata in fine e che con la moneta si governa il mondo, è del tutto illusorio pensare che il problema della sovranità monetaria si risolva con una moneta di stato o per effetto della conquista del potere (della libertà) dei popoli.

È con la moneta che il popolo conquista la sovranità, non il contrario. Con una moneta alternativa interamente garantita da valore reale e senza corso legale, emessa per conto di chi lavora produce e sotto il loro controllo, distribuita in parti uguali fra tutti (e potenzialmente fra tutti gli abitanti del pianeta) e con un limite massimo di emissione.

Quando almeno il 100% della popolazione di ogni micronazione avrà aderito a questa moneta, essa prenderà il posto della moneta a corso legale. A quel punto ciascuna micronazione avrà a disposizione il mezzo per affermare la propria sovranità. Tutte le simulazioni elaborate scientificamente portano a questo risultato. È uno dei pochi casi in cui è più facile mettere in pratica un’idea che comprenderla.
 
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