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A proposito di energia.....

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bobby151169
view post Posted on 3/9/2011, 07:46




Prendo spunto dalla riflessione fatta da Chen e sul dibattito secolare: "nucleare sì, nucleare no". E' fuor di dubbio che chi pensa che sia possibile acquistare elettricità nucleare a prezzo di costo, sta commettendo un grosso errore di valutazione. Ma è anche vero che il torio è un materiale radioattivo dagli altrettanti indubbi vantaggi rispetto all'uranio. Innanzitutto le scorie: benchè ancora radioattive dopo alcune migliaia di anni, finito il loro utilizzo industriale e trascorsi 30-40 anni non sono più pericolose per la salute umana. Poi per alimentare una cetrale al torio è sufficiente una tonnellata l'anno contro le 200 di uranio, considerando anche che la quantità di torio presente in natura è circa 10 volte superiore a quella dell'uranio. Di qui diciamo che le riserve di uranio saranno esaurite tra non più di 60-70 anni, fermo restando il numero di centrali al mondo, mentre il torio sarà in grado di garantire la produzione di nergia elettrica per altri 2.000 anni. La cosa più interessante è che il torio è presente un pò in tutto il mondo. Di centrali al torio se ne stava occupando il Prof. Rubia quando era al CNR, ma venne misteriosamente sollevato dall'incarico. Oggi se ne sta occupando per conto di altri governi, fra cui quello spagnolo.
Mi si permetta altresì una malignità: una volta esaurito il suo cilo produttivo, l'uranio - opportunamente trattato - viene trasformato in plutonio, che come è noto è usato per la realizzazione delle testate nucleari militari. Visto che gli USA non vedono di buon occhio il torio per motivi che, a questo punto, sono fin troppo evidenti, è una coincidenza l'epurazione del Prof. Rubia? E perchè nemmeno il "verde" Obama ne parla? E non solo lui, ma tutti. Anche in Italia l'argomento è del tutto sconosciuto, sia alla carta stampata, sia alle testate televisve. Perchè? Gli interessi da tutelare sono troppi?
 
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Marina Luisi Bilancia
view post Posted on 3/9/2011, 09:31




Il nord Europa è attanagliato dal freddo e dalla crisi occupazionale.

Riscaldare la casa costa; in Inghilterra per esempio i tagli al bilancio familiare si stanno imponendo dappertutto e la gente, anche la classe media, comincia ad avere freddo.

Che qualità della vita è mai questa?

Dobbiamo per forza accettare simile precarietà?

Che senso ha fare grandi proclami nel segno della moneta unica, e del mercato unico, e della sicurezza, e della presunta innovazione in non so quali campi…………quando non sappiamo garantire standard minimi di vivibilità! Davvero non esistono alternative all'energia elettrica, al petrolio, al carbone e al nucleare?
ACCIONA_Nevada_800

“Guardate questa foto: è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e per realizzarlo occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell’elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. E i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente quando verranno costruiti in gran quantità. Un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l’energia necessaria all’intero pianeta. E un’area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt. Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma”.

Se è così semplice, perché allora non si fa?
“Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta….” (prof. Carlo Rubbia – intervista su Repubblica 30 marzo 2009)

Allora la mia posizione in proposito si riassume in una DOMANDA e in 2 punti fermi:

Perchè viene sistematicamente insabbiato tutto ciò che potrebbe portare ad un sensibile miglioramento collettivo?

Punto UNO – Non accetto di chinare la testa, e di rassegnarmi al fatto che una casa calda e ben accessoriata debba avere costi astronomici ed essere privilegio di pochi.
E' ora di svelare gli inganni e capire che è assolutamente possibile migliorare le nostre condizioni di vita: a patto di non berci quelle 4 balle che ci rifilano gli Oligarchi, a patto di non fermarci alla pseudocultura instillata per endovena da Ripetitori Della Cultura Ufficiale: tipo Piero Angela, o riviste di pornografia scientifica come Focus, o giornali controllati da Murdoch, e via dicendo. Non ci diranno MAI ciò che conta davvero per le nostre vite. Preferiranno raccontarci quanti peli aveva sulla schiena l'Uomo di Neanderthal; quanti neuroni si (dis)attivano in un uomo appena vede un fondoschiena attraente; perchè alle donne piace tanto lo shopping compulsivo; se il brodo di pollo fa davvero bene in caso di influenza (a questa domanda fu dedicato uno spazio su SuperQuark!!!!). Hanno fatto della scienza intrattenimento di poche pretese, e una volta che voi siete INTRATTENUTI avete poco tempo per chiedervi se ci siano cose di maggiore utilita` sociale…..

Punto DUE – parlatemi di nucleare e vi riderò in faccia, che siate di destra, di sinistra, scienziati, politici, economisti, mega ingegneri, marziani, o che siate Obama in persona – anzi soprattutto se siete Obama in persona- parlatemi di nucleare e vi riderò in faccia. Siete avvisati.

DATECI QUESTI DANNATI 200 KM. DI SPECCHI! Che dobbiamo fare per averli ??
 
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Lord Maximiliam
view post Posted on 16/7/2013, 07:38




Delft-Kite


Utilizzare l’eolico ad alta quota per sostituire le fonti fossili. Possibile e auspicabile secondo i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale della Delft University of Technology, in Olanda. Energia che però richiede strutture differenti da quelle tradizionali, che sappiano resistere alle forti intensità ventose delle grandi altitudini.

Secondo gli ingegneri olandesi la risposta sarebbe nei “kite”, strutture simili ad aquiloni e in grado di garantire flessibilità a fronte di alte prestazioni. Sfruttando un impianto con superficie di 25 metri quadrati l’energia eolica catturata sarebbe pari, secondo i ricercatori, a quella necessaria per soddisfare il fabbisogno di 40 famiglie. Una tecnologia quindi molto promettente, come sottolinea Roland Schmehl, docente associato presso la Delft University of Technology: "Il vento ad alta quota è la maggiore sorgente di energia rinnovabile. Ad ogni modo, questo potenziale è molto lontano dall’essere raggiunto dai sistemi di cattura dell’energia eolica tradizionali, che utilizzano strutture rigide a torre. Una delle possibili soluzioni per catturare l’energia eolica ad alta quota è utilizzare sistemi di produzione che utilizzino i kite".

Durante i test svolti in Olanda, i ricercatori hanno fatto volare i kite a un’altezza compresa tra i 100 e i 300 metri, ben al di sopra quindi dei 200 metri massimi raggiunti dalle normali strutture di terra. Un’altitudine che però può essere superata con facilità, come spiega lo stesso Schmehl: "Operiamo tra i 100 e i 300 metri, ma di fatto i kite possono volare molto più in alto. Il record di altitudine raggiunto è di 9.740 metri".

Altro motivo per cui guardare con fiducia a soluzioni di questo tipo sarebbe, sottolinea Schmehl, la possibilità di superare con questa tecnologia uno dei maggiori limiti delle attuali strutture eoliche: l’intermittenza del moto ventoso. Maggiore è l’altitudine e più costante risulterebbe il flusso del vento, garantendo una forniture pressoché costante di energia pulita.

Il meccanismo di produzione energetica che ne deriva viene paragonato al funzionamento di un pistone nel motore di un’automobile, con il continuo movimento in salita e discesa che di fatto trasforma il moto ventoso in energia rinnovabile.

Non ci sono ancora riferimenti precisi riguardo il costo che un impianto simile da 25 metri quadrati potrebbe avere per i clienti. Il professor Schmehl è però certo che l’acquisto di questa struttura potrà essere reso più economica e raggiungibile una volta avviata la produzione in serie: "Una volta avviata la produzione in serie stimiamo che il nostro prototipo da 25 metri costerà e avrà dimensioni pari a quelle di un’autovettura di piccole dimensioni".
 
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Chen Qu
view post Posted on 7/8/2013, 13:23




veramente interessante
 
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Lord Maximiliam
view post Posted on 8/8/2013, 18:21




Charlie-book-2


L’immagine non vuole essere canzonatoria e tanto meno una sentenza di condanna definitiva, ma l’idea di produrre energia con degli speciali aquiloni sfuttando il vento in quota, per quanto affascinante e apparentemente sensata, sino ad oggi non è ancora riuscita a dimostrarsi praticabile su scala commerciale.

E’ passato quasi un anno da quando l’italiana Kite Gen lanciò la provocatoria offerta di rilevare il colosso dell’alluminio Alcoa e dell’iniziativa si è persa qualsiasi traccia, così come degli attesi passi avanti nella rivoluzionaria tecnologia eolica sviluppa dalla start up piemontese. Certo, la storia dell’auto elettrica insegna ad essere cauti. Quella che pareva un’utopia morta e sepolta (è stato anche realizzato un documentario: Who killed the eletric car?) è tornata ora prepotentemente in pista.

Sarà così anche per l’eolico d’alta quota? A credere nelle potenzialità di un vento che garantisce più forza e costanza di quello sfruttabile dalle pale convenzionali non sono solo quelli di Kite Gen ma anche un gruppo di ricercatori dell’università olandese di Delf guidato dall’ingegner Roland Schmehl. Nei giorni scorsi il suo staff ha testato un prototipo di aquilone da 2,3 metri quadrati in grado di produrre elettricità per il fabbisogno di una quarantina di abitazioni.

Schmell e i suoi colleghi non si nascondono che restano questioni tecniche da risolvere e che intorno al loro progetto c’è ancora un certo scetticismo da parte degli investitori, ma sono talmente convinti della bontà della loro invenzione che per il momento la prima questione che vogliono risolvere è un’altra. “Abbiamo difficoltà a fare i test necessari per via delle limitazioni imposte dalla tutela del traffico aereo”, spiega il professor Schmell. -”Per questo -annuncia – abbiamo intenzione di avviare dei progetti piloti in Africa, dove il traffico aereo e i conseguenti divieti sono molto ridotti”.

Edited by Nichol Le Bennerg - 10/8/2013, 08:05
 
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Nichol Le Bennerg
view post Posted on 10/8/2013, 07:08




Sarà un momento importante perché con l'eolico d'alta quota avremo energia a costi molto più bassi di quelli di una centrale a carbone, a metano o nucleare. E, usando questi apparecchi assieme a tutte le altre fonti rinnovabili, potremo cominciare a ridurre l'uso dei combustibili fossili che con le loro emissioni serra sono la causa principale del rischio di disastro climatico.

La vera difficoltà sarà mettere a punto un software che permetta di governare decine di aquiloni ottenendo da ognuno le massime prestazioni possibili.
 
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5 replies since 3/9/2011, 07:46   63 views
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