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Mondo 2012

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view post Posted on 19/1/2012, 12:25
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Presidente e Responsabile Diplomatico

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Popolazione oltre 7 miliardi, in aumento dell’1% l’anno.

Età media 28,5 anni, speranza media di vita 67 anni.

Oltre 5 miliardi con almeno 16 anni e 515 milioni con almeno 65 anni di età.

Forze lavoro 3,25 miliardi, 35% in agricoltura, 22% nell’industria e 43% nei servizi.

Disoccupazione al 9,2%, in aumento di almeno lo 0,5% l’anno.

Inoccupati e sottoccupati oltre 300 milioni.

Popolazione urbana 51%, in aumento dell’1,85% l’anno.

Produzione lorda 65.000 miliardi di US dollari, pari a 77.000 miliardi di dollari PPA (Parità del Potere d'Acquisto), 36% dall’agricoltura, 21% dalla industria e 43% dai servizi.

Reddito medio pro capite 9,285 US dollari, pari ad 11.000 dollari PPA.

Riserve di petrolio per 35 anni e di gas per 45 anni.

Superamento del 30% della capacità del pianeta di rigenerare le risorse naturali.

Continuando così, fra pochi decenni servirebbero due pianeti.

Il valore monetario della finanza mondiale è equivalente ad oltre un milione di miliardi di US dollari, molte volte di più della produzione annuale ed addirittura superiore al valore di tutti i beni esistenti sul pianeta.

Il costo per spese militari, droghe e speculazioni di ogni tipo è superiore al costo per energia, cibo, salute e cultura (educazione e formazione).

Distribuzione della ricchezza: il 10% della popolazione ha l’85% mentre il 90% ha il 15%.

Il 2% della popolazione più ricca ha oltre il 50% della ricchezza ed il 50% della popolazione più povera ha solo l’1%.

Da sole, 147 multinazionali, tre quarti delle quali svolgono attività finanziaria, controllano oltre il 40% della produzione e del commercio mondiali.

L’enorme concentrazione della ricchezza ed il forte accentramento dei capitali sono causa di grande ed ingiusta disuguaglianza delle condizioni di vita della popolazione. Credere che la ricchezza ed il profitto di pochi facesse diventare tutti più ricchi si è dimostrata un’illusione: l’eccessivo arricchimento di una minoranza che si permette consumi superflui ha invece provocato l’impoverimento della larga maggioranza che non riesce a soddisfare nemmeno i bisogni essenziali.

Oltre il 50% della popolazione mondiale vive sotto la soglia di povertà.

Il 13% (910 milioni) non ha sufficiente acqua potabile.

Oltre un miliardo di persone (una su sei) soffre la fame.

Il 40% (2,8 miliardi) non può curarsi da malattie curabili.

Il 17% (1,2 miliardi) non sa leggere e scrivere.

Ci si deve chiedere: è giusto tutto questo? Quasi tutti rispondono che non è giusto.

Ed ancora: potrebbe essere diversamente? Molti rispondono di sì.

Allora, perché le cose stanno così? La risposta è semplice: per egoismo.

Ecco la causa originaria. Si dice di amare ma si agisce al contrario.

Dall’egoismo nasce l’avidità. Si vuole avere sempre di più.

Siamo gli esseri viventi più intelligenti del pianeta ed abbiamo raggiunto un livello di sviluppo produttivo che consentirebbe a tutti di soddisfare i bisogni vitali con il lavoro ma restiamo condizionati dall’istinto atavico di sopraffare gli altri.

La vera causa dell’ingiustizia è dunque etica e morale prima ancora che materiale.

L’eccessiva concentrazione della ricchezza dipende da rapporti economici che consentono ad una minoranza di sfruttare le risorse ed il lavoro della maggioranza.

Chi ha di più promette ed illude chi ha di meno il quale spera in un miglioramento delle proprie condizioni. In realtà non cambia mai niente. Anzi, chi ha di più ha sempre di più e chi ha di meno ha sempre di meno. Così non si ha evoluzione ma involuzione.

Questi sono i fatti che provocano l’impotenza, la disperazione, la paura della maggioranza degli esseri umani e la massima sofferenza ai più deboli ed ai più poveri.

I magazzini sono pieni e la maggior parte della popolazione non ha soldi per vivere.

Per modificare questa situazione, servono azioni mirate ad incidere sulle condizioni materiali e spirituali attraverso la massima partecipazione.

E serve denaro, molto denaro, soprattutto per chi non ne ha.
 
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