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La moneta elettronica bitcoin

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Lord Maximiliam
view post Posted on 1/3/2014, 11:25




E’ una moneta elettronica creata nel 2009 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, implementando un'idea dello stesso autore presentata su Internet a fine 2008. Il nome Bitcoin si riferisce anche al software open source progettato per implementare il protocollo di comunicazione e la rete peer-to-peer che ne risulta. Convenzionalmente, il termine Bitcoin maiuscolo si riferisce alla tecnologia ed alla rete mentre il minuscolo bitcoin si riferisce alla valuta in sé. A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale: esso utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni, e sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali come la generazione di nuova moneta e l'attribuzione di proprietà dei bitcoin. La rete Bitcoin consente il possesso ed il trasferimento anonimo delle monete; i dati necessari ad utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer sotto forma di "portafogli" digitali, o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili ad una banca. In ogni caso, i bitcoin possono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un "indirizzo bitcoin". La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile per qualunque autorità, governativa o meno, di bloccare la rete, sequestrare bitcoin ai legittimi possessori o di svalutarla creando nuova moneta. Bitcoin è una delle prime implementazioni di un concetto definito cryptocurrency, descritto per la prima volta nel 1998 da Wei Dai su una mailing list.

Economia

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Storico del tasso di cambio col dollaro statunitense


Il controvalore totale dell'economia Bitcoin, calcolato a dicembre 2012 era di circa 140 milioni di dollari statunitensi, in aprile 2013 1,4 miliardi di dollari statunitensi nel novembre 2013, con un cambio 1 bitcoin = 540 USD, il controvalore sale ancora a più di 6 miliardi di dollari statunitensi. L'economia basata sui bitcoin è ancora molto piccola, se paragonata ad economie stabilite da lungo tempo, ed il software è ancora in uno stato di beta release, tuttavia sono già commercializzati in bitcoin merci e servizi reali quali, ad esempio, automobili usate o contratti di sviluppo software. I bitcoin vengono accettati sia per servizi online sia per beni tangibili. Sono moltissimi ormai gli enti, le organizzazioni e le associazioni che accettano donazioni in bitcoin; tra i tanti si possono citare la Electronic Frontier Foundation, The Pirate Bay e la Free Software Foundation. È possibile inoltre acquistare da altri grandi siti come Amazon o eBay attraverso alcuni intermediari. Dal novembre 2013 l'Università di Nicosia, a Cipro, accetta il bitcoin come mezzo di pagamento della tasse universitarie. Alcuni commercianti, utilizzando appositi siti di cambio, permettono di cambiare bitcoin in diverse valute, ivi compresi dollari statunitensi, euro, rubli russi e yen giapponesi. Chiunque può controllare la catena dei blocchi ed osservare le transazioni in tempo reale.

Differenze con le monete a corso legale

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Proiezione sul totale dei bitcoin nel tempo


A differenza delle valute a corso legale, i bitcoin hanno la caratteristica che nessuno può controllarne il valore a causa della natura decentralizzata del metodo di creazione della valuta. In Bitcoin la quantità di valuta in circolazione è limitata a priori, inoltre è perfettamente prevedibile e quindi conosciuta da tutti i suoi utilizzatori in anticipo. L'inflazione da valuta in circolazione non può quindi essere utilizzata da un ente centrale per ridistribuire la ricchezza tra gli utenti. I trasferimenti sono definiti come un cambio di proprietà della valuta, e vengono effettuati senza la necessità di un ente esterno che debba fare da supervisore tra le parti. Tale modalità di interscambio rende impossibile annullare la transazione e quindi riappropriarsi delle monete che hanno cambiato di proprietà. Il client Bitcoin trasmette la transazione ai suoi nodi più vicini che a loro volta propagano il pagamento attraverso la rete. Transazioni invalide o fraudolente vengono rifiutate dai nodi onesti. Le transazioni sono fondamentalmente gratuite, ma è previsto il pagamento di una commissione in modo da aumentare la priorità di gestione della transazione dai vari nodi. Il numero totale di bitcoin tende asintoticamente al limite di 21 milioni. La disponibilità di nuove monete cresce come una serie geometrica ogni 4 anni; nel 2013 sarà stata generata metà delle possibili monete e per il 2017 i tre quarti. All'avvicinarsi di quella data ed ipotizzando che la richiesta di bitcoin crescerà più che proporzionalmente rispetto alla disponibilità degli stessi, i bitcoin probabilmente subiranno una deflazione nel valore (cioè un aumento del valore reale) dovuta alla scarsità di nuova moneta. In ogni modo i bitcoin sono divisibili fino all'ottava cifra decimale (con un totale quindi di 2,1•1015 unità), permettendo un completo aggiustamento del valore in un ambiente deflazionistico. Secondo gli sviluppatori, in un ambiente con scarsità di bitcoin i nodi anziché finanziarsi con la creazione di nuovi bitcoin trarranno profitto dalla loro capacità di effettuare le transazioni, competendo quindi sui prezzi e mantenendoli bassi.

Risultati
Tra gli scenari previsti per un possibile fallimento di Bitcoin, vi sono la svalutazione della moneta, una base di utenti in diminuzione, o un attacco frontale al sistema da parte dei governi. Non è però possibile bandire ogni forma di denaro digitale come Bitcoin. La decentralizzazione e l'anonimia che fanno intrinsecamente parte di Bitcoin possono essere viste come una reazione ai procedimenti giudiziari nei confronti di aziende che lavoravano nell'ambito del denaro elettronico come e-gold e Liberty Dollar.[21] In un articolo investigativo di Danny O'Brien pubblicato sull'Irish Times viene detto che «Quando mostro alle persone l'economia Bitcoin, chiedono "Ma è legale?" e "È un imbroglio?" Immagino che ci siano avvocati ed economisti che stiano cercando di dare una risposta a queste non semplici domande. Sospetto che la lista delle persone che cerca di dare questa risposta si arricchirà ben presto di legislatori.». Nel febbraio del 2011, a seguito della menzione su Slashdot e del conseguente effetto Slashdot ci sono state ripercussioni sul valore del Bitcoin e sul corretto funzionamento di alcuni dei siti principali ad esso collegati.

Tecnologia

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Programma Bitcoin in esecuzione sotto Windows 7


Bitcoin è una implementazione peer-to-peer della proposta b-money di Wei Dai e Bitgold di Nick Szabo. I principi del sistema sono descritti nel documento di Satoshi Nakamoto, pubblicato nel 2008.

Panoramica
Bitcoin si basa sul trasferimento di valuta tra conti pubblici usando crittografia a chiave pubblica. Tutte le transazioni sono pubbliche e memorizzate in un database distribuito che viene utilizzato per confermarle ed impedire la possibilità di spendere due volte la stessa moneta.

Indirizzi
Ogni persona che partecipa alla rete Bitcoin possiede un portafoglio che contiene un numero arbitrario di coppie di chiavi crittografiche. Le chiavi pubbliche, o "indirizzi bitcoin", fungono da punti d'invio o ricezione per tutti i pagamenti. La corrispondente chiave privata autorizza il pagamento solo all'utente proprietario di una certa moneta. Gli indirizzi non contengono informazioni riguardo ai loro proprietari ed in genere sono anonimi. Gli indirizzi in forma leggibile sono sequenze casuali di numeri e cifre lunghe in media 33 caratteri, che cominciano sempre per 1, della forma 175tWpb8K1S7NmH4Zx6rewF9WQrcZv245W. Gli utenti possono avere un numero arbitrario di indirizzi Bitcoin, ed infatti è possibile generarne a piacimento senza nessun limite in quanto la loro generazione costa poco tempo di calcolo (equivalente alla generazione di una coppia di chiavi pubblica/privata) e non richiede nessun contatto con altri nodi della rete. Creare una nuova coppia di chiavi per ogni transazione aiuta a mantenere l'anonimato.

Transazioni
I bitcoin contengono la chiave pubblica del loro proprietario (cioè l'indirizzo). Quando un utente A trasferisce della moneta all'utente B rinuncia alla sua proprietà aggiungendo la chiave pubblica di B (il suo indirizzo) sulle monete in oggetto e firmandole con la propria chiave privata. Trasmette poi queste monete in un apposito messaggio, la "transazione", attraverso la rete peer-to-peer. Il resto dei nodi validano le firme crittografiche e l'ammontare delle cifre coinvolte prima di accettarla.

La catena dei blocchi e le conferme

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La catena principale (in nero) consiste nella serie più lunga di blocchi dal primo (in verde) fino al blocco corrente. I blocchi orfani (in viola) esistono al di fuori della catena principale.
Per impedire la possibilità di utilizzare più volte la stessa moneta, la rete implementa quella che Satoshi Nakamoto descrive come un "server di marcatura oraria peer-to-peer",che assegna identificatori sequenziali ad ognuna delle transazioni che vengono poi rafforzate nei confronti di tentativi di modifica usando l'idea di una catena di proof-of-work (mostrate in Bitcoin come "conferme"). Ogni volta che viene effettuata una transazione, essa parte nello stato di "non confermata"; diventerà "confermata" solo quando verificata attraverso una lista di marcatura oraria gestita collettivamente di tutte le transazioni conosciute, la "catena dei blocchi". In particolare, ogni nodo "generatore" raccoglie tutte le transazioni non confermate che conosce in un "blocco" candidato, un file che, tra le altre cose, contiene un hash crittografico del precedente blocco valido conosciuto a quel nodo. Prova poi a riprodurre un hash di quel blocco con determinate caratteristiche, uno sforzo che richiede in media una quantità definibile di prove da dover effettuare. Quando un nodo trova tale soluzione la annuncia al resto della rete, i peer che ricevono il blocco ne controllano la validità prima di accettarlo e poi aggiungerlo alla catena. Quando una transazione viene ammessa per la prima volta in un blocco, riceve una conferma. Ogni volta che al di sopra di quel blocco vengono creati altri blocchi figli ad esso collegato, riceve un'altra conferma. Quando il blocco contenente la transazione raggiunge sei conferme, ovvero vengono creati sei blocchi collegati ad esso, il client Bitcoin cambia stato alla transazione portandola da "non confermata" a "confermata". La motivazione dietro a questa procedura è che ad ogni conferma della transazione, ovvero ad ogni nuovo blocco che viene creato al di sopra del blocco con la transazione stessa, risulta via via più difficile e costoso annullare la transazione. Un ipotetico attaccante, per annullare una transazione con un certo numero di conferme, dovrebbe generare una catena parallela senza la transazione che desidera annullare e composta da un numero di blocchi pari o superiore alle conferme ricevute dalla transazione. Ne consegue che la catena dei blocchi contiene lo storico di tutti i movimenti di tutti i bitcoin generati a partire dall'indirizzo del loro creatore fino all'attuale proprietario. Quindi, se un utente prova a riutilizzare una moneta che ha già speso, la rete rifiuterà la transazione in quanto la somma risulterà già essere spesa. Nakamoto ha progettato il sistema in modo che, nonostante il database aumenti di dimensioni nel tempo, sia possibile averne una versione ridotta che riguardi nel dettaglio solo alcune transazioni, ma che rimanga completamente verificabile in modo indipendente. Ad esempio, per un utente privato potrebbe essere interessante avere la catena dei blocchi con le sole transazioni che lo riguardano. Oppure, potrebbe essere desiderabile ripulire dal database tutte le transazioni le cui somme in uscita sono già state utilizzate in altre transazioni, diminuendone di molto le dimensioni.

Generazione dei bitcoin
La rete Bitcoin crea e distribuisce in maniera completamente casuale un certo ammontare di monete all'incirca sei volte l'ora, nei confronti di chi tiene abilitata l'opzione "genera bitcoin" nel proprio client. L'attività di generazione di bitcoin viene spesso definita come "mining", un termine analogo al gold mining (estrazione di oro). La probabilità che un certo utente riceva la ricompensa in monete dipende dalla potenza computazionale che aggiunge alla rete, relativa al potere computazionale della rete nella sua interezza. Inizialmente il client ufficiale permetteva l'estrazione dei Bitcoin, sfruttando la CPU per svolgere i calcoli; con l'aumentare della potenza di calcolo totale della rete, questa funzionalità è diventata inutile, in quanto antieconomica, ed è stata rimossa. Oggigiorno esistono dei programmi specializzati che inizialmente sfruttavano la potenza delle GPU per lo svolgimento dei calcoli, e sempre più spesso si appoggiano a schede dedicate (FPGA e ASIC). Il numero di bitcoin creati per blocco è stato inizialmente di 50 BTC (aggiunti agli eventuali costi delle singole transazioni); tale quantità è stata programmata per diminuire nel tempo, con un dimezzamento del premio ogni 4 anni circa, fino ad arrivare a zero, in modo tale che non verranno mai creati più di 21 milioni di bitcoin in totale. A partire dal 28 novembre 2012, la ricompensa è passata a 25 BTC per blocco e così sarà per i successivi 4 anni. Man mano che la ricompensa per i propri calcoli diminuisce nel tempo, gli utenti saranno motivati a contribuire con le loro capacità di calcolo con nodi che generano blocchi guadagnando sui costi delle transazioni. Tutti i nodi della rete competono per essere i primi a trovare una soluzione per un problema crittografico che riguarda un blocco candidato, un problema che richiede un gran numero di prove. Quando un nodo trova una soluzione valida, l'annuncia al resto della rete e richiede la proprietà di un nuovo blocco di bitcoin. I peer che ricevono la soluzione del nuovo blocco la verificano prima di accettarla e poi aggiungerla alla catena. I nodi possono usare la CPU del loro client oppure avvantaggiarsi delle loro GPU mediante software più sofisticati. Gli utenti possono anche generare bitcoin in maniera collettiva associandosi ad una mining pool. Dal punto di vista operativo, il mining non è altro che quell'operazione che consiste nel trovare la soluzione ad un problema matematico: individuare un numero (nonce) tale che l'hash SHA-256 del blocco sia inferiore ad una soglia data (difficoltà variabile). Infatti, per fare in modo che un blocco venga generato ogni 10 minuti, ogni nodo in maniera individuale modifica la difficoltà del problema che prova a risolvere ogni 2 settimane, in accordo con la capacità computazionale complessiva della rete peer-to-peer.

Costi di transazione
Visto che i nodi non hanno l'obbligo di includere le transazioni nei blocchi che generano, chi invia bitcoin potrà volontariamente pagare una tassa di trasferimento. Facendo questo la velocità di trasferimento aumenterà e offrirà un incentivo agli utenti per tenere attivi i nodi, specialmente quando la difficoltà per generare bitcoin aumenterà o se la quantità di premio per blocco decrescerà nel tempo. I nodi collezionano le tasse di transazione associate a tutte le transazioni presenti nel loro blocco dedicato.

Bitcoin sui media
Bitcoin è stato menzionato in siti di ampia visibilità come Slashdot o la rubrica tecnica del Time. Anche l'Agenzia ANSA ha dato risalto all'ascesa dell'utilizzo, della diffusione e del valore del bitcoin. L'episodio 13 della terza stagione di The Good Wife è dedicato ai bitcoin. Ampio risalto ha avuto sui media internazionali, l'annuncio che il colosso dei blog Automattic ha adottato, a partire dal 15 novembre 2012, la cryptovaluta come metodo di pagamento per sfuggire al blocco di più di 60 paesi adottato da PayPal e dalle carte di credito.

Implementazioni alternative
In virtù delle caratteristiche open del protocollo e del software originario scritto dal creatore del sistema Bitcoin, nel tempo sono stati creati programmi e librerie che implementano il protocollo Bitcoin in modo indipendente. Queste implementazioni spesso sono pensate per semplificare l'uso dei bitcoin, ad esempio consentendo all'utente di ricevere transazioni senza dover scaricare l'intera catena dei blocchi, o scaricandone una versione ridotta. Altri software sono in grado di collegarsi al client originale per estenderne le funzioni o per agevolarne l'uso. Altre ancora sono pensate per essere utilizzate su dispositivi sui quali il client originale non può essere eseguito.
Di seguito un elenco dei software che implementano in varie forme il protocollo Bitcoin:
Armory: Questo programma si collega al client originale e ne estende le funzionalità, garantendo un maggior livello di controllo delle transazioni.
MultiBit: È un client che scarica una versione ridotta della catena dei blocchi, che riduce di molto i tempi di sincronizzazione e lo spazio di archiviazione del client originale con un minimo compromesso al livello di sicurezza.
Bitcoin Wallet: Simile come principio a MultiBit, ma scritto per smartphone con sistema operativo Android e BlackBerry.
Electrum: Si tratta di una coppia di programmi basata su un approccio client/server. Gli utenti utilizzano un programma client che, collegandosi ad un server in esecuzione su una macchina diversa, gli permette di visualizzare tutte le sue transazioni e crearne di nuove. A differenza degli altri approcci, questo sistema richiede che chi esegue il client ponga un certo livello di fiducia nel server a cui si collega.
BitCoinJ: è un'implementazione in linguaggio Java sviluppato da Mike Hearn, un ingegnere di Google.[37]
bitcoin-js-remote: un'interfaccia utente via web sviluppata in JavaScript per il demone Bitcoin ufficiale.[38]
libbitcoin: comunità, libreria e strumenti open source per uno sviluppo libero di Bitcoin
btcd: un'implementazione di nodo completo scritta in Go (golang)
coinpunk: wallet basato su interfaccia web installabile su server (per sviluppatori e utenti esperti)

Edited by Lord Maximiliam - 1/3/2014, 11:43
 
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Lord Maximiliam
view post Posted on 1/3/2014, 11:46




Di seguito riporto invece gli articoli (in ordine di tempo) comparsi su La Stampa

bitcoin, come funziona la cyber-moneta [La Stampa, 02/10/2013]
Creata 4 anni fa può essere comprata solo su Internet e si è trasformata in terreno di caccia per speculatori. La fortuna del bitcoin si è mossa di pari passo con l’interesse post crisi per l’oro come «bene rifugio». Il bitcoin, creato nel 2009, esiste solo in forma digitale e puo’ essere acquistato con valuta tradizionale su internet. La valuta digitale è accettata come forma di pagamento da un piccolo ma crescente numero di aziende, ma è soprattutto «terreno» degli speculatori. La fortuna del bitcoin si è mossa di pari passo con l’interesse post crisi per l’oro come «bene rifugio». Ma l’attenzione sulla valuta virtuale è salita nei mesi scorsi, quando il suo prezzo è raddoppiato e poi crollato in poche settimane: il prezzo si è di recente stabilizzato sui 136 dollari, in calo rispetto al picco di 250 dollari di aprile.

La moneta dei nerd sorprende i mercati: Da oggi il bitcoin vale oltre 1000 dollari [La Stampa, 28/11/2013]
Non si arresta la galoppata del Bitcoin, che all’indomani del sorpasso della soglia psicologica dei 1.000 dollari segna nuovi massimi storici superando quota 1.200. Ottanta volte in più rispetto all’inizio dell’anno. Il doppio in una settimana. La corsa dei bitcoin non si ferma più. Ieri il valore della moneta virtuale aveva superato per la prima volta quota mille dollari, arrivando a 1.044 dollari sullo scambio MtGox del Giappone. Stamattina il picco a 1.099, per poi stabilizzarsi a 1.072 dollari. Che cosa sta succedendo? Alcuni analisti reputano l’impennata una conseguenza della fiducia crescente da parte del mondo della finanza. «I bitcoin possono essere considerati un sistema sicuro di pagamento», avrebbero detto pochi giorni fa i funzionari del dipartimento di Giustizia americana durante un’audizione al Senato. La Sec (la Consob Usa) la pensa allo stesso modo. D’altronde, se fino a un anno fa la cyber-moneta serviva soprattutto per fare spesa su siti poco raccomandabili (è notizia recente la chiusura di Silk Road, l’eBay delle droghe illegali, che ha portato all’arresto del gestore Ross William Ulbricht e al sequestro di 3,6 milioni di dollari di bitcoin), oggi può essere impiegata per acquistare un boccale di birra a Berlino, ordinare una pizza ad Amsterdam, noleggiare un taxi a Edimburgo o regalarsi una pulizia dei denti a Lubiana, in Slovenia. La Virgin Galactic del miliardario Richard Branson ha persino organizzato il primo viaggio nello spazio pagabile tutto in bitcoin. Anche l’ex numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha ammesso che «in futuro la moneta virtuale potrebbe diventare un modo di pagamento più veloce, sicuro ed efficiente». Mike Hearn , sviluppatore di bitcoin, ha spiegato alla Bbc cosa c’è dietro tanto successo. «I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti – ha detto -. Pensateci. Le banche impiegano giorni per inviare denaro da una parte all’altra del mondo. Una e-mail ci mette pochi secondi. Come mai? I soldi viaggiano su battelli a vapore? O i lingotti vengono caricati sulla schiena di un cammello? Ovviamente nessuna di queste opzioni. Il motivo è che il sistema bancario tradizionale è obsoleto, corrotto. I bitcoin non sono solo veloci, economici e semplici da utilizzare, ma rappresentano anche un sistema finanziario nato dal basso. Niente Stato, niente banche, niente inflazione. E, soprattutto, nessuna tracciabilità». Non tutti, però, sono entusiasti. «Al momento - scrive il Financial Times - a proiettare le quotazioni di bitcoin verso l’alto sono gli speculatori. L’impennata negli acquisti dipende dalla campagna pubblicitaria di media e social media». Il quotidiano cita esperti secondo i quali «la tendenza al rialzo potrebbe continuare per un po’, ma prima o poi le quotazioni collasseranno». Insomma, bene rifugio, fondo di investimento o bolla speculativa? Ancora non è chiaro. Intanto, però, uno studente norvegese che nel 2009 aveva comprato l’equivalente di 25 dollari di moneta virtuale oggi è milionario. E un cittadino di Newport sta setacciando la discarica vicino a casa alla ricerca disperata del disco rigido del pc: pochi giorni fa lo aveva buttato perché non funzionava. Ma dentro c’erano 7.500 bitcoin acquistati quasi a costo zero nel 2009. Oggi valgono 8 milioni di dollari.

A Londra, prima “banca” assicurata per il bitcoin [La Stampa, 13/01/2014]
Il bitcoin è una moneta virtuale creata nel 2009: esiste solo in forma digitale, ma è acquistabile con denaro sonante (e reale) su Internet, sulla base di un preciso metro di cambio. Incontra entusiasmo e diffidenza tra aziende e istituzioni, ma sicuro interesse tra gli hacker, perché giace sui computer come ogni altro file elettronico. E quando il denaro virtuale è rubato o perso (si parla di un uomo che ha gettato milioni di sterline insieme al suo vecchio hard disk), è perso irrimediabilmente, perché contrariamente alla valuta depositata in banca, non è assicurata. Almeno finora. A Londra, e non poteva essere altrimenti, è stata inventata la prima forma di deposito assicurato di valuta elettronica. Ci ha pensato la società Elliptic Vault, che offre “cassette di sicurezza” che proteggano dai pirati informatici e siano coperte da assicurazione. Per difendersi dagli hacker si usa il “deep cold storage”, come lo definisce in una conversazione con la Bbc uno dei fondatori della Elliptic, Tim Robinson. La moneta elettronica è archiviata su più dispositivi che non sono in linea, protetti da cifratura e da un accesso limitato a un numero ristretto di addetti della società. E questa, ci crediate o no, è la parte più semplice di tutta la faccenda. La parte difficile è stata trovare un assicuratore. Lo ha confermato Robinson, laureato a Oxford con un dottorato in fisica che ha iniziato la società con due amici, parlando con la testata britannica: “L’industria è molto conservatrice e non capiva il Bitcoin” influenzata, in parte, “dalla pubblicità negativa ricevuta, anche se le cose sono migliorate da quando Silk Road (un mercato online, ndr) è stato chiuso e interrotto il suo dominio sul Bitcoin”. La nuova iniziativa, però, può contare sulla sottoscrizione dei Lloyd, una garanzia per gli utenti. Resta invece una incognita la reazione dei governi, chiamati a legiferare in merito alla valuta virtuale, che hanno finora mostrato tendenze tutt’altro che omogenee. Singapore è stato uno dei primi Paesi a emettere linee guida in materia di tassazione per le imprese che usano Bitcoin, sia pure con una particolare attenzione sulle transazioni per rilevare il potenziale finanziamento illecito di criminali e terroristi. Più prudente, a dir poco, è stata la Cina. Il governo asiatico ha proibito alle banche di usare bitcoin per i loro scambi, per “prevenire i rischi di riciclaggio di denaro e difendere la stabilità finanziaria”, lasciando comunque liberi gli investitori privati di speculare con la moneta elettronica “a loro rischio e pericolo”. La Cina, d’altra parte, è già la più grande piattaforma di scambio mondiale dei bitcoin: ne circolano circa 100mila al giorno. La Bank of America, al contrario, ha dato via libera alla valuta elettronica, sicura che “possa diventare uno dei principali mezzi di pagamento per l’e-commerce”, pur imponendo alcuni limiti di volume negli scambi. Apple, che nel mondo degli scambi online si può ben assimilare a una istituzione, al momento non accetta pagamenti in Bitcoin. Ma non è detto che non cambi idea.

Il giorno più nero del bitcoin: Sparisce la piattaforma degli scambi [La Stampa, 25/02/2014]
Una protesta contro MtGox, la piattaforma di scambio per i Bitcoin. È saltata Mt.Gox, una delle principali piattaforme di scambio dei Bitcoin. Il sito risulta offline all’indomani delle dimissioni del suo numero uno, Mark Karpeles, dal board della Fondazione che tutela la criptomoneta. Un allontanamento dettato dai problemi tecnici che avevano indotto nelle ultime settimane a sospendere le operazioni su Mt.Gox. Dagli scambi, tra l’altro, c’è anche una «sparizione» di 740mila Bitcoin, probabilmente ad opera di hacker. Il servizio è saltato a stretto giro dalla diffusione del comunicato congiunto di altri sei operatori di Bitcoin (Coinbase, Kraken, Bitstamp, BTC China, Blockchain e Circle) che hanno preso le distanze da Mt.Gox. Ieri Mark Karpeles, numero uno della piattaforma, aveva rassegnato le dimissioni dopo che petizione online per allontanarlo dalla Bitocoin Foundation aveva raccolto 1.740 firme. Karpeles è ritenuto, dai firmatari, un «ostacolo» al «successo di lungo termine del protocollo Bitcoin».

Doppia inchiesta sui bitcoin scomparsi: E la cyber-moneta riprende a correre [La Stampa, 26/02/2014]
Gli investitori che stanno picchettando la sede di Mt-Gox a Tokyo. Due inchieste dopo la tempesta. Le autorità americane e quelle giapponesi indagano sull’improvvisa sospensione della principale piattaforma per lo scambio dei Bitcoin, Mt.Gox, che 48 ore fa è sparita dal web con tanto di beffa milionaria per gli investitori. Nel frattempo l’amministratore delegato del sito, Mark Karpeles, ha fatto sapere di non essersi volatilizzato. Anzi, sta «lavorando molto duramente per aiutare le varie parti a trovare soluzioni ai problemi», dice, ma senza dare indicazioni su un’eventuale ripresa degli scambi. La società, a quanto si apprende, potrebbe far ricorso alla bancarotta. Dopo il crollo del prezzo però il Bitcoin ha ripreso la sua marcia, tornando a superare quota 550 dollari, A spingerlo, le notizie in arrivo da Pechino: gli investitori cinesi avrebbero una vera e propria corsa alla cyber-moneta, acquistando più di 30 mila unità nelle ultime 36 ore, per un valore di circa 16 milioni di dollari.
 
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Lord Maximiliam
view post Posted on 21/8/2014, 10:03




Come iniziare con Bitcoin

L'utilizzo di Bitcoin per pagare e farsi pagare è facile e accessibile a tutti.


1. Informati
Bitcoin è diverso dal denaro che conosci e che utilizzi ogni giorno. Prima di iniziare a usare Bitcoin, ci sono alcune cose che ti occorre di sapere in modo tale da poterlo utilizzare con sicurezza ed riuscire ad evitare gli errori più comuni. Bitcoin ti permette di scambiare denaro in un modo diverso da quello che usano le banche di solito. Per questo, dovresti spendere un po' di tempo per informarti prima di usare Bitcoin, per eseguire transazioni serie. Bitcoin dovrebbe essere trattato con la stessa attenzione del tuo portafoglio reale, o anche di più in alcuni casi!

Proteggi il tuo portafoglio
Come nella vita reale, il tuo portafoglio deve essere tenuto al sicuro. Bitcoin rende possibile trasferire i tuoi valori dovunque in modo molto facile e ti permette, così, di controllare il tuo denaro. Tali straordinarie caratteristiche impongono in ogni caso molta attenzione alla sicurezza. Allo stesso tempo, Bitcoin può garantire anche alti livelli di sicurezza, se usato correttamente. Ricorda sempre che è tua responsabilità adottare le migliori strategie per proteggere il tuo denaro. Leggi di più riguardo la sicurezza del tuo portafoglio.

Il prezzo dei Bitcoin è instabile
Il prezzo di un bitcoin può aumentare o diminuire imprevedibilmente durante un breve periodo di tempo a causa della sua giovane economia, della sua natura nuova, e qualche volta a causa dei mercati illiquidi. Di conseguenza, mantenere i tuoi risparmi in bitcoin non è raccomandato. Bitcoin dovrebbe essere considerato come una risorsa ad alto rischio, e non dovresti mai mettere da parte con Bitcoin del denaro che non puoi permetterti di perdere. Se ricevi pagamenti con Bitcoin, molti provider di servizi ti permettono di convertirli istantaneamente nella tua valuta locale.

I pagamenti con Bitcoin sono irreversibili
Ogni transizione eseguita con Bitcoin non può essere annullata, può essere solamente rimborsata dalla persona che ha ricevuto i soldi. Questo significa che è necessario assicurarsi di fare affari solo con persone e organizzazioni che conosciamo e di cui ci fidiamo, o che hanno una reputazione solida. Dal canto loro, le aziende hanno la necessità di tener traccia delle richieste di pagamento inviate ai loro clienti. Per questo, Bitcoin può individuare errori di battitura e solitamente non lascia inviare il denaro a indirizzi errati. In futuro potranno esistere servizi aggiuntivi per fornire una maggior scelta di protezioni per i consumatori.

Bitcoin non è anonimo
Devi usare alcune accortezze per proteggere la tua privacy con Bitcoin. Tutte le transazioni Bitcoin sono raccolte pubblicamente e custodite in modo permanente, in modo che chiunque possa vedere il bilancio e le transazioni di qualsiasi indirizzo Bitcoin. Tuttavia, l'identità dell'utente che si cela dietro un indirizzo resta ignota, finché l'informazione non viene rivelata durante un acquisto o in altre circostanze. Questa è una ragione per cui gli indirizzi Bitcoin dovrebbero essere utilizzati soltanto una volta. Rammenta sempre che è tua responsabilità adottare gli idonei accorgimenti per proteggere la tua privacy.

Le transazioni immediate sono meno sicure
Una transazione Bitcoin di solito viene effettuata in pochi secondi, e comincia ad essere confermata nei successivi 10 minuti. In tale arco di tempo, una transazione può essere considerata autentica ma ancora reversibile. Gli utenti disonesti potrebbero cercare di ingannare. Se non potete aspettare una conferma, chiedere una piccola tassa per la transazione o utilizzare un sistema di localizzazione possono aumentare la sicurezza. Per cifre alte, dai 1000 US$, ha senso aspettare 6 conferme o di più. Ogni conferma esponenzialmente diminuisce il rischio di una transazione annullata.

Bitcoin è ancora sperimentale
Bitcoin è una nuova valuta sperimentale in pieno sviluppo. Sebbene stia diventando sempre meno sperimentale con l'aumentare del suo impiego, si dovrebbe tener presente che Bitcoin è una nuova invenzione che sta esplorando idee mai tentate prima. Come tale, il suo futuro non può essere predetto da nessuno.

Costi fiscali e normativa
Bitcoin non è una valuta ufficiale. Detto questo, la maggior parte degli ordinamenti giuridici richiede il pagamento di imposte sul reddito, sulle vendite, sui salari e sulle plusvalenze per qualunque cosa abbia valore, incluso Bitcoin. E' tua esclusiva responsabilità assicurarti di pagare le imposte e rispettare tutte le norme imposte dal tuo governo e/o dal tuo comune.

2. Scegli il tuo portafoglio
Puoi portare il tuo portafoglio Bitcoin nella tua vita di tutti i giorni con il tuo cellulare, oppure avere un portafoglio solo per pagamenti online sul tuo computer. In ogni caso, la scelta del tuo portafoglio può essere fatta in un minuto.
Scegli il tuo portafoglio.

3. Ottieni bitcoin
Puoi ottenere bitcoin accettandoli come pagamento per beni e servizi, oppure acquistandoli da un amico o da qualche persona a te vicina. Puoi anche acquistarli direttamente effettuando uno scambio con il tuo conto bancario.
Trova uno scambio.

4. Spendi bitcoin
C'è un numero crescente di servizi e commercianti che accettano Bitcoin in tutto il mondo. Puoi usare Bitcoin per pagarli e valutare la tua esperienza per aiutare le imprese oneste ad ottenere maggiore visibilità.
Trova commercianti.
 
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